Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

sabato 2 maggio 2020

Avellino città del patto e del'oblio...!


...Il modello Avellino prevede tre tappe – continua il sindaco – 
pedinamento, cattura e isolamento del virus...

Diventa improponibile ogni epistemologia in una congregazione di menti deboli e affastellate in una recita di volgare supinazione al padrone del momento.

La conoscenza è certa solo per un credo filosofico ben strutturato, nel pensiero onesto di uno studioso vero, senza essere sporcato dai pregiudizi formati negli anni, di una città sbagliata; 


la vecchia signora lancia acqua dal balcone in tempo di coronavirus perché non si debba nutrire un gattino affamato, e un consigliere abbacinato dalla luce emanata dal suo sindaco, ignora fatti che concorrano a una rappresentazione offensiva e volgare della qualità amministrativa, o meglio distruttiva finora messa in campo.


È Avellino, questa, Giovanni Cucciniello e lei ne fa parte integrante;


potrebbe firmare un'intermezzo pubblicitario magari con serenata, visto che al Comune si porta.


Entusiasta del percorso intrapreso finora – dichiara  Cucciniello – per me è la prima volta da amministratore e mi sono subito immedesimato in questo ruolo mettendo a disposizione del sindaco Gianluca Festa le mie competenze.

L'entusiasmo fondato sul nulla, ci riporta ai tempi bui di uno Stato totalitario dove il sorriso compiacente, doveva appartenere a un bagaglio vile e idiota, perché la paura di ritorsioni fisiche era tanta;


trovarlo invece in offerta gratuita ci allontana sempre più, da una speranza di contenimento della vilienza nell'arte turiferaria del perfetto lecchino.


È provato che chi si adagi a una simile
weltanshauung, una visione del mondo che non ha niente di filosofico ma tanto di vergognoso, può vivere del suo senza mai avere un pensiero per gli altri, figuriamoci se dovesse ricoprire un ruolo istituzionale.

E mentre il sindaco si pavoneggia sulle televisioni raccontando frottole a ripetizione con la benedizione dei suoi utili sostenitori, la gente muore come il 45 enne di Salerno che si è gettato nel vuoto aggiungendosi ai tre che in pochi giorni l'hanno preceduto.


Spiegare l'ovvio è difficile perché uno o ci arriva o è inutile perdere il tempo, e a quanto pare, questo personaggio hollivudiano che abbiamo sullo scranno più alto comunale, non ha interesse vero per la sofferenza e i problemi della gente.


La disinfezione, le mascherine che tra poco saranno obbligatorie non riescono a penetrare nella nebbia dell'ubris che accompagna questo signore, insieme al resto della città che gli tiene il sacco: 


le bollette, i fitti, il verde, ignorato nonostante ci sia stato tempo e spazio per governarlo in una città deserta, che certo non ha impegnato allo stremo Irpiniambiente, non raccolgono consensi.

Non ci vogliono genie di  intellettuali o di grandi scienziati per capire quali possano essere le esigenze immediate, ma pare che al di là del gelato e di qualche proclama di primati con pedinamenti di virus e malattie, non si vada.

RDM



Nessun commento:

Posta un commento