Rosetta D'Amelio ha decretato che in questi mesi ha visto che i Cinque Stelle non sanno governare, mentre in quarant'anni non s'è accorta di nulla mentre gestivano quelli come lei.
Ormai confutare le chiacchiere di questi personaggi è diventato un esercizio che ci trascinerebbe nell'ecdotica della filologia di un testo, così lontano dalla volontà autoriale, che noi stessi potremmo perdere il senso della misura.
Il danno che è stato fatto con una sfiducia insensata, tanto più perché determinata da chi aveva sempre provocato cataclismi di cui portiamo tante cicatrici, è duplice e veramente insopportabile.
Lo sbertucciamento della volontà popolare e l'aver annullato ancora una volta, le annose attese di un territorio al collasso;
tutto quanto ci riporta a quella vergognosa fuga dal Comune di Pino Galasso, che per un miserabile prurito parlamentare, non esitò a metterci nelle mani di un commissario, alla stregua dell'ultimo dei municipi in odore di mafia.
Purtroppo l'epistemologia applicata al semplice rispetto dell'umano, non è facile da riscontrare nell'animo e ancor più radicalmente ad Avellino, dove il fatto mio è una regola, anzi, una religione...!
I nostri hanno peccato molte volte d'ingenuità e anche d'incompetenza, alla stregua di un ministro appena incaricato.
Se questi entrasse nel Dicastero sapendo come muoversi o dove mettere le mani, sarebbe il cugino di Mandrake, e la Giunta Ciampi si stava imponendo con la giusta dose di competenza per poter aiutare.
Prefetto Priolo si ricordi di noi
La città è una cloaca, Irpinia Ambiente fa solo lo stretto necessario, la Polizia Municipale altrettanto, e infatti alla faccia dell'ordinanza che tutti sapevano come farla meglio, come accade sempre, le auto viaggiano alla grande, gli abusi e gli allagamenti, pure.
Però, hanno fatto bene a esautorare Vincenzo Ciampi, grande incapace, generatore d'incapacità, e portatore sano del virus...!
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