Quando Luigi Di Maio parlò di manina, tutti partirono con il facile sfottò sul dilettantismo, l'incapacità di leggere un decreto, l'inadeguatezza dei ruoli.
Già prima il Ministro si era lamentato dei Dirigenti che facevano ostruzionismo alle decisioni ministeriali, forti della dimestichezza nelle stanze dei bottoni e del proprio potere di ottundere l'intelletto, di imbrogliare le carte, di far sparire o cambiare documenti e delibere importanti.
Beh, ora l'amaro frutto lo hanno provato gli spettacolari supereroi della Giunta regionale del Pd:
un Dirigente si è arrogato il diritto/dovere di riconfermare una convenzione con la Puglia, cedendogli la nostra acqua per i prossimi tredici anni, continuando quell'assurda penalizzazione di cui dobbiamo ringraziare i soliti noti...!
Beh, il sindaco Ciampi aveva ragione di lamentarsi degli interni comunali, pronti a fare politica invece di restare cionchi nelle proprie funzioni istituzionali;
ma si sa, anni e anni di malgoverno hanno destabilizzato ogni piccolo o grande ingranaggio del delicato meccanismo amministrativo, che ovviamente ha contribuito meritatamente, alla distruzione della città.
Gli intrallazzi si fanno proprio con quelli che conoscono come giri la ruota, dove si debba oliare, quale sia la pratica da nascondere o distruggere, chi debba interessarsi della cosa, come fare per rallentare o velocizzare una pratica, chi sovrintenda all'abuso del momento.
Questa è una città malata che non si può curare solo col dissesto, ma con una terapia d'impatto forte:
ruotare o licenziare le mele marce dopo un'inchiesta seria e continuativa in perenne contatto con la Procura.
Forse le cose potrebbero cominciare a girare, altrimenti, com'è capitato a Massimo Mingarelli, assessore all'ambiente, che non viene messo a conoscenza di un abbattimento seriale grave, di ventisei alberi sani (venduti già preventivamente?) - continueranno a farcela sotto il naso e nulla cambierà mai.
RDM
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