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lunedì 17 settembre 2018

Avellino: pochi "capobastone" per tanti servi...!

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La "fucina" delle idee: qui si fa Avellino...un santuario...!

C'era una vecchia barzelletta su un lupo che qualunque cosa facesse, abbuscava sempre e comunque, dalla tigre: 

Vincenzo Ciampi è il lupo e la rabbia intrisa di ferocia, è quella di chi non ce l'ha fatta prima, a diventare sindaco e dopo a entrare in giunta.

Un'acredine diabolica pervade tutti: 

media, consiglieri, politici di riferimento, un'incazzata compagnia di sfigati...!

Però alla fine, il programma di quest'amministrazione arriverà in Consiglio e i tanti fini dicitori, finalmente potranno dichiarare il proprio dissenso a verbale, insieme agli altri impiegati Enel che dal di fuori mandano segnali e voluttuose aspirazioni, che a parere nostro, resteranno lettera morta: 

spine che si staccano e interruttori che spengono luci e sogni, dovranno aspettare, cari D'Amelio e Del Basso De Caro...!

Dopo le buffonate di Foti e Iaverone, subite per anni, i conti che non si sono mai capiti e né la vecchia opposizione ha mai relazionato, ci ritroviamo con un bilancio di sessanta milioni in perdita ma suscettibile di incremento, senza un euro in cassa e il Pd in assise comunale, capeggiato da una signora, Enza Ambrosone, con un curriculum da amministratore che il buon gusto vorrebbe silente, ancora minaccia...?

A questo punto i consiglieri di via Tagliamento ci sembrano più idioti che incapaci: 

il dissesto che loro hanno causato è alle porte, la loro condanna anche, eppure vediamo Enza Ambrosone sotto le direttive di Rosetta D'Amelio e Umberto Del Basso De Caro il massone beneventano, novelli capobastone,  sentenziare quasi fosse una medaglia da apporre sul petto, la sfiducia a Ciampi...!

Mah, fingiamo che niente sia successo, e ritorniamo alle linee programmatiche che una giunta santificata con grande pazienza, tenta di offrire a una città di pazzi.

La prima azione concreta che va fatta, sindaco Ciampi, è quella di aiutare chi non ce la fa; 

un pò di caldo per chi viva all'addiaccio, un posto dove riposarsi e un piatto sulle tavole povere, specialmente nelle famiglie con bambini, anche raccogliendo donazioni in natura, evitando che finti collaboratori si riempiano
la borsa con il cibo degli altri, come accade da qualche parte...!

Basterebbe parcheggiare qualche vecchio bus nelle zone strategiche cittadine, e volontari che si prestino con dedizione, aiuterebbe i senza tetto: 


qualche ora di ristoro su un sedile, e una coperta che faccia dimenticare per qualche ora la realtà...!|

Una tavola imbandita quotidianamente per i meno abbienti come fosse sempre Natale, sarebbe il saluto che riceveremmo ogni giorno, perché mai più ci capiti di incominciare tristemente una mattinata.

La Polizia Municipale intanto, lavori per tutti non solo per chi frequenti Corso Vittorio Emanuele, e l'assessore competente dia finalmente istruzioni perché si faccia
pulizia degli abusi e si aiutino gli utenti con un sorriso. 

Nessuno si adopera per gli altri, il servizio alla città è un'utopia, il vigile urbano invece di guardare il cittadino con rispetto, anche perché gli paga lo stipendio, è altezzoso e sempre incazzato, restio anche a dare un'informazione con la misura che si debba alle persone e alla divisa che si indossa.

E smettano, per favore, di fornire numeri di telefono privati a sconosciuti, per scaricarsi dei problemi...!

Il Rifugio municipale, di cui non leggiamo nel programma, signor sindaco, è una di quelle priorità sociali ineludibili.

L'amore per gli animali supera anche quello umano, e ormai quasi ogni famiglia possiede almeno un gatto o un cane.

I randagi sono un grande problema psicologico e di civiltà, e se l'Asl veterinaria si muove con distacco, trattando gli animali in modo disumano (sterilizzano e inviano l'animale ancora addormentato a rischio setticemia, in canile), i volontari, quelli veri che impegnano gran parte della propria giornata a loro, sono persone della più varia estrazione sociale, altro che poveri disturbati che non hanno di meglio da fare.

Fra di loro esistono professionisti di prestigio, e certo i denigratori non hanno 
curricula migliori.

Per cui, sindaco Ciampi, la gente che aiuta gli altri non è la peggiore, anche se ad Avellino vincono i cazzisti, ma quella che ancora riesce a donare qualche parvenza di bellezza a una terra fin troppo oltraggiata: 

il lavoro di sistemazione degli animali privi di una casa in tutt'Italia, fa grande la nostra provincia.

E' un'opera pubblicitaria pagata dai privati, quelli che non chiedono mai per sè, quelli senza locali associativi comunali, quelli che non vogliono disturbare, mentre spesso devono soffrire per una atavica mancanza di sensibilità istituzionale.

E per il prossimo Natale il Comune dovrebbe preparare un'ordinanza seria che imponga il 

  
divieto assoluto dei botti

generatori di morte e sordità fra gli animali, oltre a determinare quell'inquinamento che si vorrebbe combattere nel programma, assessore Mingarelli: 

la Polizia Municipale pattugli il territorio nella notte di fine anno, come si fa in tante altre realtà, per la sicurezza e perché finalmente, possiamo tornare a essere una Comunità. 

Copiando infine, il Comune di Pontecagnano, impediamo ai circhi, cronici violentatori di animali,  di fermarsi in città .


RDM



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