Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese. Acquisto libri con e-mail: jki74@libero.it

venerdì 19 gennaio 2018

Avellino: che amministratori, vanno a Roma e sbagliano interlocutore...!

Nunc'iapozzo fà

tre baldi amministratori di questo Comune scarrupato, si armano e partono per Roma a dirimere il chiaro sospetto d'imbroglio che Dino Preziosi ha rappresentato alla Guardia di Finanza, circa le assunzioni sul filo di lana fine 2017 inizio 2018...!

L'assessore al personale e al contenzioso, avvocato Anna Carbone, il presidente del consiglio sotto inchiesta, Livio Petitto e il super segretario generale, Riccardo Feola, già  più volte pesato sui bilanci falsi e l'assoluta assenza dai fatti interni (Le Jene), si sono recati a Roma a incontrare il vice Prefetto Verde, perché li assolvesse dal peccato originale.

Purtroppo il povero dirigente quando li ha incontrati si è tirato fuori dalla vicenda perché inidoneo, e forse chiedendosi, chi mai avrebbe fatto seicento chilometri, fra andata e ritorno, senza essere certo d'incontrare la persona giusta.

Il Ministero non è certo l'interlocutore istituzionale alla decisione, per cui chiunque avessero incontrato valeva zero.

Stabilire se fosse legale assumere l'ultimo giorno del 2017, sperando di rientrare nell'anno, mentre fino all'otto di gennaio 2018, nessuna documentazione era agli atti, è uno di quegli squallidi trucchi a cui Foti ci ha abituato, che ormai non gli riescono più tanto bene, e che forse la Corte dei Conti chiarirà, se non addirittura la Procura.

Beh, già questo è uno dei tanti segnali di incompetenza che denunciamo da cinque anni, ma così, rifacendoci a una valutazione terra terra dei personaggi, non sarebbe stato più semplice chiedere un parere legale a qualche giurista amministrativo avellinese, e pure ce ne sono, visto che gli avvocati e i sapientoni comunali hanno alzato le mani in segno di disfatta davanti alle accuse del solitario e attento rappresentante d'opposizione Preziosi?

Intanto il consiglio comunale che l'ex Dg Air aveva richiesto, curioso di conoscere quali fossero le ragioni di Foti, si è dovuto per forza di cose indire, ma non sapendo che rispondere, certificata la propria insulsa incompetenza, hanno pregato Nicola Poppa di andare via, con la scappatoia Valentino, per far cadere il numero legale.

Il pretesto è puerile, e non ci meravigliamo, ma guardandosi allo specchio durante le abluzioni mattutine, che speriamo facciano, non si chiedono pensando al ruolo che occupano da tanto tempo sugli scranni comunali:  

che cazzo ci faccio io, in questo Comune...?

RDM

Nessun commento:

Posta un commento