Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

sabato 16 dicembre 2017

Avellino: chiunque venga per la prima volta in città, penserà che siamo un paese d'imbecilli...!

Dopo quelli Montessori, Ipotetico e Contraccettivo, ecco a voi il Metodo Penna-Boccalone...!
Vecchi bidoni semi bruciati accerchiati da buste di spazzatura, in parte sparse sul selciato, accolgono qualunque forestiero che per lavoro o diletto, abbia deciso di raggiungere la città governata in questi ultimi cinque anni, da una banda d'incapaci.


Il verde incolto e pieno di rifiuti, una palificazione orrenda che invade anche il manto stradale e lo scivolo per gli invalidi, arrivando sui balconi diventati una manna per i ladri, fanno il resto, e eccoci belli e serviti

lo schifo deciso da Paolo Foti, ci ha consegnati mani e piedi, nel novero nazionale degli ultimi della classe.

Mi scrive Luca, che oltre alla fila estenuante per le iscrizioni alla Scuola Enrico Cocchia, dovrà presentarsi alle 15.00 e rispondere all'appello (?) come ai tempi in cui era un ragazzo, pena la perdita della possibilità di accedere alla segreteria: 

un delirio...!

Dove non riesca un terremoto, ci pensano questi scherzi della natura a creare le condizioni, perché la gente decida di andare altrove per iscrivere i figli a scuola.

Non è bastato chiudere i complessi scolastici per problemi statici, né lo sono stati gli avvisi di garanzia, questi hanno la corteccia dura, e parliamo di quella cerebrale, dimenticando di essere al servizio della città: 

bisogna andare forse, dal Procuratore Cantelmo per rappresentare che con queste alchimie di segreteria, si tenda a impedire la partecipazione alla scuola dell'obbligo...?

Ma potrà mai diventare, il Tribunale di Avellino, l'unica Chiesa nella quale pregare per i propri diritti, quotidianamente abusati da un marasma di personaggi che occupano posti di lavoro guadagnati clientelarmente?

Un abominio nella spudoratezza dell'incompetenza.

Carrellati che se messi sul marciapiede, i condomini dovranno pagare la tassa di stazionamento, ma i negozianti o gli artigiani, o la Polizia Penitenziaria, che lo fanno con auto, furgoni e materiali vari, sui marciapiedi che da Corso Umberto I arrivano a Pianodardine, passando davanti al comando di Pm, godono, forse, di una dispensa papale avallata da Foti e dalla sua estensione, Michele Arvonio?

Questa è Avellino che abbiamo costruito con quelle raccomandazioni magiche che ci hanno tasportato in un limbo perverso, in cui diavoli mascherati hanno corrotto anime e coscienze, dannandoci per sempre quali vittime sacrificali.

RDM 


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