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giovedì 28 settembre 2017

Avellino: scandalo dopo scandalo, ci avviciniamo al ricambio di questa amministrazione da incubo...!


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L'Acs, il Teatro, l'Alto Calore, i bilanci falsi, gli strani bandi per i parcheggi, gli alloggi, da sempre terreno contaminato, gli incarichi, gli emolumenti ai tanti mendicanti che stazionano al Comune...

Si potrebbe continuare all'infinito, per esempio parlando del Centro Autistici o della Dogana, e le ombre si moltiplicano...!

Altro che lungimiranza dei programmi o almeno dieci anni per governare bene, come leggiamo da qualche parte, di questi amministratori ne abbiamo le tasche piene e le casse vuote: 

ma veramente dovremmo diventare tutti masochisti? 

Nemmeno uno, uno solo, che abbia onorato il ruolo ricoperto, a ogni livello; 

consiglieri, assessori, dirigenti, uscieri, vigili, tutte facce della stessa medaglia.

E Arvonio, sempre lì, pronto all'ossequio di chi l'ha voluto al posto che ricopre, ma assente dove servirebbe, forse...!

Chissà che fine farà questo colonnello ex tenente (quando uno è bravo), dopo la prossima svolta elettorale; 

certo non riusciamo a trovare qualcosa di giusto, secondo il nostro punto di vista, nell'operato di questo signore, molto accondiscendente col potere, ma assente ai bisogni della gente.

Dovunque abbia messo mano, non si è mai arrivato a nulla e anzi: 

l'annullamento di una gara perché si era impressionato per una telefonata (?), la piscina comunale sequestrata ma riaperta dal Tar, e il problema degli alloggi, per la sua inedia, è sempre irrisolto, forse, mentre mettiamo un velo pietoso su quell'infelice e scorretto intervento a Rete 4!

Ah, certo, non è colpa sua, si sa, ad Avellino è la regola: 

la colpa è degli altri, e se questi non ci dovessero essere, beh, la si darà al fato..!

Intanto, comandante, le persone (ricorda?), quella massa di carne, nervi e ossa che vive perché ha un cuore, e soffre, e si trascina con la disperazione stretta al petto che non si espande tanto, per una respirazione difficile, non hanno dove posare il capo, diceva Gesù, mentre anche gli uccelli hanno il proprio rifugio...!

Ma lei si preoccupa di non infastidire il ragioniere Marotta, sempre più arrogante, la Polizia Penitenziaria che fa il proprio comodo sotto gli occhi tutti e dei suoi sottoposti, o l'elettrauto, che continua a utilizzare il marciapiede come se fosse il suo.

E la gente non riesce a passare, mentre il vigilino si accende una sigaretta a pochi passi e non controlla le auto nelle strisce blu, sempre di pertinenza dell'artigiano.

Una vergogna sommata a tutte le altre...!

Ieri, intanto, abbiamo dovuto misurarci ancora una volta, con un'altra scostumatezza cittadina alle Poste Centrali: 

miracolati che invece di umiliarsi quotidianamente, per aver imbrogliato il sistema, ne traggono ragione d'alterigia, e così alcuni vigili, e quasi tutti quelli che con una raccomandazione che li ha resi servi per la vita, immaginano un'emancipazione magica che li trasformi a fasi alterne, da rospi in principi...!

Il diario è giunto alla direzione delle Poste di via De Sanctis, ma se il dottore Angelo Percopo, Dg del Moscati, possiede lo stile del professionista che non teme di prendersi le proprie responsabilità, provvedendo a diramare un comunicato stampa di scuse, dopo appena due ore dai fatti dello scorso mese, i signori delle Poste avellinesi, è evidente, che siano di ben altra pasta: 

speriamo diversa almeno da quella delle sportelliste alle raccomandate.

Beh, dopo lo schifo, aspettiamoci schifo: 

grandi bombardamenti mediatici all'orizzonte, le nuove ricette sono peggio del buco...!

Simbolo di pace e libertà: la Porta di Brandeburgo
Imprenditori, professionisti e manovalanza varia, tutti alla Porta di Brandeburgo per il proprio discorso di libertà: 


manco i giovani vengono risparmiati in questa  lurida ricerca del potere.

Mostri di vent'anni s'aggirano lugubri per le stanze comunali alla ricerca di soldi e compromessi che facciano bene a Paolo Foti e a ciò che rappresenta.

Già allenati a stare sul pezzo, agognano nuova  linfa che li porti a ricoprire subito ruoli che non gli competono, forti dell'appartenenza al partito.

Una gogna, la nostra, smisurata: 

siamo circondati, come difenderci?

Intanto se si farà l'azione collettiva contro chi si è approfittato delle casse municipali ignobilmente, e ha abusato del potere recando danno, ne vedremo delle belle, anche alla luce di questa nuova legge sul sospetto che permette alla magistratura d'intervenire con la confisca dei beni già prima di stabilire la veridicità delle accuse.

Una abnormità che non fa bene alla Repubblica sempre più vicina a quella turca, ma che certo, potrebbe concorrere a tarpare le ali a tanta maestranza dell'imbroglio che si sta preparando ad affilare le armi per il solito assalto ai beni pubblici.

RDM

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