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giovedì 13 luglio 2017

Avellino: spesso siamo vittime dell'ego senza rendercene conto..!


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Una signora ci risponde:

Non concordo! 
Il comandante Arvonio è sempre disponibile con la cittadinanza avellinese ed in particolare con le persone in difficoltà... 

È una persona di una umanità tangibile e dedita alle necessità di una città invece sorda e diffidente.
Casi deplorevoli come quello di un canuccio lasciato solo in casa non possono essere presi ad emblema di insensibilità e incuranza da parte di una persona che invece svolge il proprio lavoro con grande impegno e dedizione umana.

Lunedì scorso abbiamo pubblicato due 
diari, scelta imposta dagli avvenimenti, 
difficili e disgustosi:

gli abbruciamenti in 
località Cretazzo e un abbandono in casa 
di un cane che per un'intera giornata ha 
abbaiato il proprio dolore.

In entrambi i casi ci siamo rivolti a 
Michele Arvonio, il comandante della 
Polizia Municipale che non sempre risponde alle 
segnalazioni, lasciando i cittadini in balia dei 
problemi. 

La signora che ha voluto 
difendere l'operato del dirigente, è chiaro
scrivesse per esperienza personale, dimenticando 
che quello che noi puntualizziamo ogni 
giorno non si rifà al singolo, bensì alla 
comunità, tutta, senza alcuna distinzione 
o preferenza.

Il fatto è che se si dovesse 
sprigionare un incendio ben più grave  
provocato dall'abbruciamento, il 
comandante non potrebbe fare 
spallucce, e le persone in difficoltà, 
signora cara, sono tante al Cretazzo.

Gli incendi che stanno stravolgendo 
territorio e ambiente, hanno ucciso 
migliaia di animali 
di ogni specie, e settecentocinquanta cani 
che stavano nei canili distrutti, cercano 
casa.

Michele Arvonio non se ne farà carico, 
perché lui si sente estraneo ai fatti, come 
scriverebbe in un 
verbale. 

E quel 
cagnetto che ha 
urlato una giornata 
intera, 
voleva segnalare 
qualcosa, si sa, 
forse seria, un anziano o un disabile in difficoltà, chissà:

i vigili non possono andarsene 
perché tanto il balcone è aperto!

Questa superficiale strafottenza noi la 
imputiamo al modo di fare sicurezza e 
prevenzione del comandante, se no a chi 
dovremmo rivolgerci?

Girando per la città, spazzatura a cielo 
aperto, auto parcheggiate fuori dalle strisce blu in prossimità d'incrocio o in divieto di sosta, e sui marciapiedi, perfino di fronte al Comando di Pm.

Noi ci impegniamo per dare una mano, ma è difficile spiegare che se non si fa bene il proprio lavoro, l'offesa la subisce chi ne resti vittima, non chi si nasconda.

RDM

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