Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

mercoledì 10 agosto 2016

Avellino imbarazzata da se stessa...




Rustica progenie avellinese...
Ormai non c'è più offesa che leda l'immagine di una città allo sbando, dove chiunque, e solitamente il meno adatto, soffia nella tromba dell'idiozia.

Il sindaco Foti offende tutti con le sue opere e omissioni, ma non pago ci trafigge con l'ormai abusata definizione di tendenza che dipana ogni dubbio, ripiana qualsiasi idea non allineata, stabilisce quale che sia verità: razzista...!

www.orsettodigimmi.blogspot.it

Si, secondo colui che dovrebbe difenderci da ogni illazione, siamo razzisti e se lo dice il sindaco, interviene questo personaggio da palcoscenico che di nome fa Meka, dobbiamo crederci...!


Pensiamo che Paolo Foti e Meka potrebbero indire una compagnia di teatranti per rappresentare al meglio le proprie astrusità: il sindaco che ormai non è più lucido e questo guitto nero che fa il saputello a casa altrui.

Siamo prigionieri, signori cari;

con un voto sbagliato di clientela, sperando sempre e solo nel tornaconto, ci siamo cucito addosso un territorio costellato da gente che non ha mai avuto diritto alla parola e che oggi detta pensieri, impone idee, spiega il virtuale.



Vorrei dire a questo signore nero, a Paolo Foti, al Prefetto e a tutti coloro che stanno affossando l'Italia in generale e Avellino in particolare, che le vittime siamo noi, silenti pecoroni al pascolo;

incapaci di scorrere il rullo dei pensieri, abbiamo avuto sempre l'esigenza di accodarci a qualcosa o qualcuno che ci portasse per mano.


E se oggi ci troviamo nella condizione di scusarci con chi usa e abusa della nostra terra, facendo anche la voce grossa, perché incapaci di dire la nostra, embè, 'ra chi 'o buliti se rustica progenie semper villana fuit...?

RDM


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