La menzogna, in un mistificatore come Paolo Foti, è l'arma a cui aggrapparsi per continuare a dare un senso alla propria vita amministrativa.
Non perde occasione questo monumento alla vergogna, di apparire in pubblico per aggravare ulteriormente il proprio bagaglio di bugie.Gli animali, il verde, la trasparenza, l'onestà, la schiena dritta, solo chiacchiere da imbonitore che non hanno mai avuto riscontro nella realtà.
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La città langue, mentre questo sindaco barzelletta tenta di leggere correttamente il discorso scritto all'alzata del Pannetto, con il Vescovo e qualche umoristico consigliere alle spalle.
Rinnova spudoratamente, promesse di serietà che ha appena sconfessato, e via così.Ora si tenta di fare gruppo in Consiglio comunale per mandarlo a casa, ma è evidente che il virus fotiano ha colpito chiunque lo frequenti, anche a distanza di qualche passo, per cui l'inganno nasce spontaneo: dov'erano lor signori quando avrebbero potuto disarcionarlo votando no al bilancio?
Siamo messi proprio bene, e badate, è un eufemismo...!
RDM
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