Avellino è ai vertici nazionali per suicidi, ma a quanto pare, la cosa viene metabolizzata come fattore divino o malattia endemica dalla quale nessuno può sottrarsi o sottrarre.
Chi, in questa amministrazione farlocca, si è mai alzato la mattina pensando agli umili, ai meno abbienti o ai disperati che ogni giorno si trascinano stancamente per le vie della città alla ricerca di un sostegno alla propria quotidianità?
Dopo anni di disoccupazione, anche in virtù del fatto che trova lavoro sempre il figlio di qualcuno degli amici, il disagio ha condizionato vite e coscienze, non lasciando speranze, non ammettendo alcuna possibilità di riscatto.
E le giornate scorrono senza luce per tanti che non possono sopportare la sconfitta di un'esistenza sfortunata, e nient'altro, mentre chi dovrebbe aiutare attraverso i mezzi istituzionali, fa orecchio da mercante.
L'interesse è per le beghe del partito, del bilancio, delle truffe scoperte, del potere che sembra svanire in una nube di tracotante corruzione.
E allora il nostro pensiero va al sindaco che è in difficoltà per un improvviso intervento al cuore, ai tanti avellinesi che fanno spallucce davanti alle tragedie che azzannano e dilaniano solo gli altri;
www.orsettodigimmi.blogspot.it
ai perduti di cuore che si nascondono dietro alle associazioni caritatevoli che coprono interessi e tornaconti, a tutti quelli che dovrebbero o potrebbero fare per gli altri, ai tanti che attendono una luce che li distragga da un quotidiano difficile e spietato che non prescinde comunque, da una mano Superiore che li sostiene.
RDM
Non drogatevi...mbriacativi, tanto e na morte aiti morì!?!
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