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martedì 17 maggio 2016

Avellino nasconde sempre ogni vergogna davanti alla clientela...


Da sinistra: l'assessore Marco Cillo, Carlo Mele e Paolo Foti

Il Procuratore Rosario Cantelmo, forte dei suoi molteplici interventi sulla legalità che spesso ha tenuto in convegni inventati per dare un significato allo squallore di una provincia ripiegata su se stessa, ha voluto manifestare apertamente il proprio disgusto sullo squallore umano che deve combattere quotidianamente sul territorio.

Le associazioni e le cooperative, ormai novella via di degrado morale nascosto dal no profit, sono la strada di arricchimento di quei loschi figuri che ogni giorno occupano spazi negli enti per carpire buona fede o spartire abusi.

Il direttore della Caritas, Carlo Mele, ora che il presidente di una sua consociata qual è La Casa sulla Roccia, viene indagato dalla Procura per presunti affari illeciti, avverte forse, un venticello malizioso sul collo, che però non lo inibisce dal chiedere sempre, come solo lui sa, facendo leva sui bisogni, la povertà e tutte quelle belle cose che gli rendono tanto senza mai, signor Procuratore, darne conto.

Vorremmo spiegare a chi concede emolumenti o contributi a fondo perduto, che  si potrebbe   pensare, in assenza di rendicontazione, a uno spreco del denaro pubblico per una spartizione illegale fra chi elargisce e chi incassa.

www.orsettodigimmi.blogspot.it

Ad Avellino sono tanti quelli che fanno la questua, sindaco Foti, ma tu non ti scomponi, perché evidentemente, hai le tue certezze che certo non viaggiano con quelle della Procura, oggi sotto tiro perché si è permessa di scoprire tanti altarini.

Ed è questo il metodo camorristico di cui parliamo spesso, in questa città che usa e abusa delle sue coperture ad ogni livello: i furbi fanno il proprio lavoro, ma chi si permette di stigmatizzarlo, beh, la fa proprio fuori dal vaso, Cantelmo o no...!

RDM

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