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martedì 20 maggio 2014

Avellino: lettera aperta al sindaco Paolo Foti.




Signor sindaco, avrei sperato che per la tua facies seriosa si sviluppasse un carattere di persona attenta e sensibile alle problematiche della propria città, una persona, che se solo si fosse accorta per un attimo, di non essere all'altezza dell'impegno, avrebbe rassegnato immediatamente le sue dimissioni, passando con il capo cosparso di cenere dal suo Pd che l'ha imposto a questa cittadinanza di pecore, fra le quali mi ci inserisco per aver creduto nel progetto, un progetto fittizio di persona inutile ed ingannatrice.

Hai fatto tanti incontri, caro Paolo, preventivi e funzionali alla tua elezione, hai promesso e  ti sei impegnato senza poi mantenere, stai facendo la tua squallida figura anche attraverso la squadra che ti è costata  sei mesi di studio per costituirla...!

Se qualcuno volesse ancora darti un minimo di credito, dovrebbe capire immediatamente, pensando alle figure del tuo Ruberto e della meravigliosa Spagnuolo, che sei un vicolo senza uscita.

Purtroppo la storia delle persone è il biglietto da visita dal quale è impossibile esimersi, e la tua, certo non è mai stata esaltante, se non per te che sei riuscito sempre, senza sudore, a sbarcare il tuo esclusivo lunario, per le tue conoscenze ed amicizie che hanno sempre pensato al tuo benessere che non credo tu abbia mai meritato.

Oggi è morto un ragazzo sucida, perchè non aveva lavoro, perchè non conosceva le persone che ti hanno reso arido e senza parola: un uomo che si fosse trovato a decidere, se pure per fortuite coincidenze, della sorte degli altri, i suoi concittadini, quelli che l'hanno votato ed anche gli altri, avrebbe sofferto l'incarico perchè difficile e mai risolutivo.

Tu, invece, l'hai considerato il giusto riconoscimento alla tua immensa saccenza, lo scalino che ti mancava per sentirti il migliore: non lo sei, credimi, e mai lo sarai, perchè chi pensa alle sue vacanze a Cipro, mentre la gente soffre per la casa, il lavoro,  il pagamento di una cartella pazza che i tuoi "scienziati" inviano con tranquilla idiozia, non ha capito ciò che conta in questa triste esistenza, ciò che cambia l'essere inutile in umano.

Hanno arrestato stamane Paolo Romano, il Presidente del Consiglio regionale.

Non gli è bastato chiudere le proprie stanze per non essere scocciato come fai tu, non gli è bastato pensare di essere il migliore, la mannaia della giustizia è calata su di lui ad onta di quanto avesse mai creduto di se.
Stammi bene.
RdM

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