Il vescovo Arturo Aiello ha scritto una lettera aperta al direttore de Il Corriere dell'Irpinia perché faccia campagna in favore del sindaco Laura Nargi che, a parere proprio, se andasse via sarebbero lesi gli interessi della città.
Il Vescovo Aiello e perfino qualche prelato durante l'omelia domenicale, hanno santificato l'attacco americano contro l'Iran di ieri mattina, e insieme perorato la causa della continuazione dell'amministrazione Nargi.
A parte l'ingerenza stupida e incauta, nella politica avellinese, troviamo fuori luogo le dichiarazioni della Diocesi allargate a quasi tutti i parroci celebranti messe.
In effetti danno una valutazione pessima delle forze d'opposizione e di chiunque abbia un parere diverso.
Antonio Gengaro ha definito qualsiasi dialogo con questo esecutivo una bestemmia politica, e l'intera Diocesi, a nostro avviso, sta bestemmiando spudoratamente.
Il rispetto che avrebbe dovuto avere Aiello per la Procura nella persona di Domenico Airoma, lo riversa integralmente in un sindaco indagato per un crimine che ad altri farebbe tremare i polsi, e inoltre incapace della gestione come dimostrano gli undici mesi di stallo pernicioso.
Ha partorito insieme al novello vice sindaco Alberto Bilotta figlio di Gerardo, a processo per vari capi d'imputazione, il tabellone delle notti avellinesi, il palco per una cantante e le famigerate Ztl nelle varie zone cruciali, che tanto disagio hanno apportato negli anni scorsi.
Via Tuoro nelle notti di delirio..!
È questo, Eccellenza Aiello, a cui rinuncerebbe la gente se arrivasse un commissario..?
Mentre quello che sa fare la nota fatina, sono i continui cambi d'abito, le visite dal parrucchiere e le carezze a un reticente Gianluca Festa, ormai annoiato dalla scarsa dignità di questo sindaco.
Si penta, Vescovo, la passione che ha per la signora primo cittadino, la fa sragionare e anche, ci permettiamo, perdere la sua credibilità come ministro di Dio, e come uomo.
RDM
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