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giovedì 22 agosto 2024

Avellino: la ditta Festa-Nargi ha abbattuto gli alberi, ma oggi Lauretta si dà al verde: la falsità è una regola imprescindibile..!

Laura Nargi: sarò il sindaco di tutti, senza distinzione...

Nargi, se pensasse da sindaco, darebbe importanza alle priorità e non alle stronzate che impressionano gli spiriti deboli. 

Ai parchi e al verde, o alle luci e ai festeggiamenti, avrebbe preferito il Pronto Soccorso, il Centro Autismo, gli alloggi, le politiche sociali o le strade...

Inoltre, quando si scrive o si proclama sarò il sindaco di tutti, questo imporrebbe di evitare le prigionie dei quartieri. 

Il rispetto degli anziani, dei malati  o dei bambini, o semplicemente, per chi vorrebbe godersi la propria abitazione, e la città in cui paghi le tasse, dovrebbe rimanere la stella polare del potere.

Questo liberi tutti indecente, che premia solo sfaccendati e idioti, è la cartina tornasole dell'amministrazione, purtroppo in mani insulse e in cervelli privi di pensiero, come amava ripetere il buon Ciriaco da Nusco.

Il sistema Avellino, al momento lungi dall'essere smantellato, è vivo e vegeto, tutto procede e il denaro incassato da Festa non si trova, al di là di quei ventimila euro di mazzette e dei centomila versati da De Vizia, come da intercettazioni.

I fatti sono questi, e se la regola del 10% ascoltata nelle registrazioni, è stata onorata, e non abbiamo motivo di pensare il contrario, i centomila incassati sono una parte del milione e 400 mila dovuti, in cambio dei 140 milioni appaltati da De Vizia per la spazzatura.

Lo scorso giugno ci sono stati alcuni candidati che avrebbero potuto fare la differenza, amministrando finalmente con onore, e in più, con un'idea delle priorità, che finora non hanno destato alcun interesse, dinanzi allo schifo che la Procura sta scoperchiando.

Una città corrotta che sguazza nel letamaio che si è costruito, e la continuazione di cui va fiera Nargi, e che tanto alletta i suoi elettori, allo stato delle cose, non potrà esistere ancora a lungo.

E forse, gente per bene, come Aldo D'Andrea o Antonio Gengaro, e perfino Modestino Iandoli, potrebbe finalmente, creare una cintura sanitaria, atta a un cambio generazionale, moralmente diverso.

RDM


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