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lunedì 26 agosto 2024

Avellino: la commistione fra poteri è ormai un'infiammazione purulenta..!

Strumentalizzare la fede della gente, è un peccato che sta pagando..!

Avellino non è stata mai fortunata con le Istituzioni, tutti i Prefetti hanno lasciato il segno, tra inquisiti e autentici scalda sedie, come Paola Spena, che avrebbe potuto evitare già cinque anni fa, il fenomeno al vaglio della Procura.

Il nuovo rappresentante di Governo le somiglia molto, solo fisicamente per ora, ci resta la speranza che possa fare il proprio lavoro, entrando nelle logiche comunali, che il Commissario uscente ha definito prive di regole.

Aggiungiamo il credo nella Curia vescovile, che pensavamo fosse un punto fermo, al di là di ogni aspettativa; 

purtroppo la reiterata delusione, esplicata con un'arroganza spregevole, tra pubbliche benedizioni inviate perfino ai media, e stupide omelie, ci costringe a nuove valutazioni.

Un Vescovo diremmo insolito, schierato politicamente, sta facendo della pastorale diocesana, un mezzo di potere istuzionale fine ai propri interessi di bottega.

Ha offerto un mazzo di fiori nella Cattedrale della Città, dedicata a Maria Assunta e a San Modestino, al sindaco Laura Nargi. 

Inquisita gravemente per associazione a delinquere e formalmente ritenuta ancora complice ed esecutrice, delle scelte dell'ex sindaco, attualmente agli arresti domiciliari.

Quel gesto che noi riteniamo estremamente offensivo se non finanche blasfemo, ha equiparato Maria Assunta a Laura Nargi, che ha goduto di un riconoscimento tanto incredibile, quanto deprecabile.

Questo signore con la mitra, ricordiamolo, è lo stesso che un paio d'anni fa, non scese ad aprire il portone, per accogliere il povero che chiedeva aiuto, mentre un forte acquazzone allagava le strade:

...ero forestiero e mi avete ospitato...Matteo 25, 35...

Ora ce lo ritroviamo cavalier servente di una donna ripresa dalle telecamere nascoste, mentre sottraeva dal Comune, insieme al proprio pigmalione, un calcolatore e uno scatolone di documenti, mai più restituiti.

Non ci interessa sapere se la scelta sia personale o un'esecuzione di ordini, Aiello ne risponderà alla propria coscienza di sacerdote, e forse anche a quella Procura che ha oltraggiato, senza che ce ne fosse ragione.

Invece vorremmo conoscere da dove sia partita la scelta di dirottare i pacchi dono, che a quanto pare, sono causa delle dimissioni di don Antonio Paradiso, forse messo in difficoltà da decisioni non sue.

                    Un comunicato inadatto e non conforme                                                                                     al protocollo episcopale...proprio come lo stesso Aiello..! 

E la defenestrazione di don Vitaliano della Sala, prete che non abbiamo mai condiviso, è un atto che la dice lunga circa il lavoro che c'è stato in Curia vescovile, per l'elezione di Laura Nargi.

Ottocento pacchi spariti, secondo testimonianze, e consegnati a famiglie non di certo bisognose, che Antonio Gengaro ha denunciato pubblicamente, hanno fruttato almeno più di milleseicento voti, giusto quanto è servito a vincere la competizione elettorale.

Insomma, lo schifo di questo paesucolo non ha fine, e la lettera di Arturo Aiello per ripristinare la dirigenza Caritas, è l'ultima violenza che la cittadinanza subisce ancora, senza alzare un dito di protesta, da bravo gregge qual è.

Papa Francesco, era il 2022, in un discorso alla delegazione della Caritas spagnola, deprecò con fermezza l'uso strumentale del denaro ricevuto, o dei pacchi dono, aggiungiamo...!

Non si lavora alla Caritas per uno stipendio, chiosava Bergoglio, ma per il piacere di aiutare: 

qualcuno ha detto che la felicità consiste nel rendere felici gli altri...ma pare che sia una massima lontanissima dalle logiche dei finti volontari..!

Lo schifo comunale, potrebbe essere associato a quanto stiamo conoscendo dalla gestione curiale: 

chi di dovere dovrebbe portare a conoscenza del Santo Padre, quanto sta accadendo nella Diocesi avellinese, l'assoluta gravità dei fatti, non può passare in cavalleria..!

RDM

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