Avellino: la città anela trasparenza e solidarietà per chi non ce la fa, altro che le chiacchiere di Nargi..!

Modestino Iandoli, Rino Genovese e Antonio Gengaro..!

Avellino, subissata da sondaggi più o meno farlocchi, fatti girare artatamente per indirizzare le scelte elettorali, che si barcamenano fra Gengaro e Genovese in alternanza, per il ballottaggio.

Certo, non ci vuole molto per capire che la gente, nonostante le truppe cammellate di Laura Nargi, avverta quel senso di nausea che allontana perfino i familiari da chi mai pago e non bisognoso, continui a mostrare arrogantemente, la propria strafottenza dinanzi a delitti inoppugnabili.

Il Commissario in pochi giorni ha realizzato percentualmente più dei cinque anni di tragedia, che ha percorso  l'amministrazione uscente.

Chissà se, in questi ultimi giorni a disposizione, non possa mettere un pò d'ordine alla Polizia municipale, sempre disattenta e diremmo, sfaticata.

Le auto parcheggiano dove vogliono, marciapiedi compresi, e perfino la Polizia penitenziaria ci mette il carico, e l'inquinamento, in risposta alle favole che racconta Nargi, non è stato debellato e manco hanno tentato.

Infatti esiste da anni in pieno centro abitato, un Poligono all'aperto che inquina l'acustica oltre all'ambiente, continuativamente, senza che nessuno mai abbia aperto un contenzioso col Comune.

E forse, il Prefetto Rossana Riflesso insieme al Commissario D'Attilio, riuscirebbero a trovare il tempo per sopprimere una vergogna che sopportiamo da sempre..!

Intanto, sempre D'Attilio ha bloccato l'ennesima truffa che ha voluto spiegare, molto correttamente, con quella trasparenza che Nargi e compagnielli, hanno sempre offuscato.

La determina per la costruzione di venti alloggi, firmata dal gatto e la volpe, Lissa e Marotta, rispettivamente segretario generale e dirigente settore lavori pubblici, e ragioniere generale e dirigente settore finanze, soffre di ameno tre illegittimità che hanno consentito al Commissario in autotutela, di annullarla.

D'Attilio, ancora, potrebbe cercare un alloggio asciutto ai trentacinque truffati tre anni fa dal solito Giangi, nelle more di un intervento serio di riattazione, di quelle case attese per quarant'anni..!

Ci piacerebbe, inoltre, che fossero restituiti alla Comunità i beni pubblici, affidati ad amici e comparielli, spesso monumenti, e quel computer trafugato dal signor Giangitiello Festa..sempre alla faccia della trasparenza di cui ciancia Laura Nargi in televisione..!

Non capiamo le ragioni per cui la Procura non abbia arrestato tutta questa gente, che ha condiviso le trastole festiane, e vedere ancora a piede libero Laura Nargi, i dirigenti e l'intera giunta, ci provoca seri conati di vomito.

RDM