Buonopane, presidente della Provincia in quota Pd e Gubitosa, parlamentare dirigente M5S, improvvisamente si sono ritrovati a gestire il futuro politico irpino, in base a svendite e accordi che hanno dalla loro, un libro dei sogni che difficilmente potrà corrispondere alla realtà.
Non crediamo all'analisi spiccia secondo cui basti che un figlio di De luca e un uomo di Conte si mettano insieme, perché le migliaia di preferenze del bi-eletto Maurizio Petracca vadano in fumo.
Le logiche della politica sono fatue, e il Movimento specialmente, ha due problemi:
la propria involuzione e la conflittualità.
Nel momento della competizione elettorale, esploderà spudoratamente, e i grillini non potranno garantire alcun accordo.
Non uccidermi...!
E tra questi come non scrivere del migliore, Giangi, il mago per eccellenza?...riesce a ipnotizzare perfino le famiglie che da vent'anni, si struggono per un luogo in cui cercare di curare le sfortune autistiche dei propri ragazzi.
Non ha mai fatto niente per loro pur avendone il dovere e l'opportunità, ma riesce a farsi accettare indossando la maglietta blu sventolando i palloncini, mentre racconta inoltre, assurde banalità che avrebbero dovuto mortificarlo, invece d'esaltarlo.
La pochezza non cessa mai d'avere il sopravvento sul buon gusto di zittirsi e evitare di dare ancora false attese, ma lui non può, una pulsione irrefrenabile non gli consente di evitare di prendere per i fondelli:
aprirò il Centro autismo...!
Il delirio si trasforma in disdoro...!
Avellino è questo, altrimenti quali le ragioni dell'eterna prigionia di amministrazioni pericolose e dannose che ci hanno condotto al macello istituzionale..?
Una politica tossica che si ciba delle improvvisazioni di gente che non ne capisce nulla e in più nutre un animo vile che riesce a saltare di qui e di là, a seconda del proprio tornaconto e manco a dirlo, lontano da quello della gente.
Forza Italia dal basso delle sue carenze dirigenziali, perché affidata a personaggi da operetta bravi per decreto, si è associata al Pd andandone finanche orgogliosa.
Le scelte offensive per l'elettorato, battezzate istituzionali, che qualche pseudo competente ha utilizzato enfaticamente, sono causa di fuga da una destra senza spina dorsale, frantumata e oltraggiata dalla mancanza di carattere e onestà intellettuale.
Il taglio degli alberi per far posto all'orrenda palificazione di una filovia che non partirà mai, entrata nelle case occupando gli scivoli dei disabili, è inverecondo ma inarrestabile proprio per quella politica descritta.
Nessuno ha le palle per bloccare questa atavica deriva, solo filosofie da scuola elementare, condite da un'insopportabile supponenza che non ha mai portato niente di buono.
Continuiamo a chiederci se ci affrancheremo un giorno dalla vergogna che alligna e che ci rende la cenerentola campana:
incapaci di presentare un progetto accettabile, di relazionarci con altre forme istituzionali di potere, o di reagire correttamente, di fronte a un disastro economico che ci portiamo addosso da molti lustri, nuoteremo ancora nell'approssimazione.
RDM
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