Un sindaco che gridi ai quattro venti di volersi ricandidare, anzi d'essere certo già da ora, di restare alla guida del Comune, per i prossimi sette anni, dovrebbe almeno avere le carte in regola, a prescindere dalla fastidiosa supponenza che ormai tolleriamo con rassegnazione.
Ma il personaggio lo conosciamo, a parte la brillantina e i braccialetti, di amministrazione non ne capisce, e se resisteremo al prossimo fallimento, certo non sapremmo quale posto occuperemo nella classifica dei più sfigati d'Italia, già che siamo gli ultimi da tempo.
Ultimi in tutto, e primi nello squallore:
l'anagrafe digitale ci ha visti fuori dai circuiti nazionali, unico capoluogo nel Paese, con 17 mila errori, e siamo rimasti esclusi per mesi interi.
Ultima figura barbina, la brace di Lunedì in Albis che La7 ha stigmatizzato in una trasmissione, facendoci apparire tanti beccaccioni insieme al sindaco fuochista.
Insomma, alzi la mano chi non abbia un episodio offensivo per la città da raccontare, si potrebbe scrivere un libro, e mancano ancora due anni alla fine del castigo.
Una situazione insopportabile, perdiamo soldi e occasioni spudoratamente, l'inquinamento, la filovia, il tunnel e il Centro autismo, oltre a essere una sintesi spietata della disfatta, sono la copertina di un tomo dalla trama diabolica.
Negli anni in cui questo Nembo Kid del XXI secolo, ha calcato le superfici comunali, e sono tanti, siamo alla quarta legislatura, non ha mai toccato palla, e la vergogna della stazione ormai area utile al pattinaggio, non l'ha mai colpito, e si che si professa re delle periferie.
Un buffone che nuota nell'acqua putrida delle baggianate che ripete in libertà.
La Stazione
La periferia dei treni che rendeva onore e visibilità al territorio, viveva la propria dimensione generando commercio e di conseguenza ricchezza, per le famiglie che oggi restano in un abbandono miserevole, per un'annosa politica scellerata.
Centoquarantasei anni non possono rimanere cancellati dalla pusillanimità che ci accompagna da tempo, e se si è incapaci di presentare progetti e visioni, come i fatti hanno dimostrato.
La durissima opposizione ci saluta...!
Un andazzo che il Consiglio, quello in maggioranza, omologa, mentre escluso Giordano e Preziosi, o qualche acuto di Jacovacci, il resto si uniforma alla pochezza di una giunta priva di capacità e di ardore per la propria terra.Ormai la battaglia è persa, si dovrebbero costituire dei comitati di salute pubblica autonomi, scevri da interessi privati, almeno per una volta, formati da quella parte sana che pure esiste in città.
Professori, pensatori e uomini di cultura, dovrebbero dare un senso vitale alle problematiche irrisolte, uno stimolo creativo perché qualcosa possa finalmente risorgere, una linfa che dia vita alle coscienze.
RDM
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