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venerdì 14 gennaio 2022

Avellino: un Prefetto quiescente ci condanna alla marginalità...!

Lucia Fortini, assessore regionale, e il sindaco, in competizione sul Piano di Zona: ancora sospeso dal Tar il commissariamento. Mentre i mierici stureano, 'o malato se ne more...!

I contagi cresciuti esponenzialmente, sono la cattiva politica di un banchiere e di uno che non ha mai aggiornato il piano pandemico, causando le morti che tutti conosciamo per un protocollo che richiedeva la vigile attesa...!

Siamo all'impazzimento completo se dobbiamo ascoltare Ornella Vanoni che encomia Draghi per aver fatto grandi cose, o Speranza e Brunetta.

Gli inglesi stanno per defenestrare Boris Johnson perché ha partecipato a una festicciola in tempi proibitivi, noi invece ci teniamo Lamorgese incapace di bloccare le riunioni deliranti a base di musica, alcool e droghe che hanno contato stupri e finanche un paio di decessi, per non ricordare l'invasione incontrollata africana.

L'Italia è il paese in cui nessuno si dimette se sbaglia, anzi di solito lo si premia, mentre chi difenda i confini va a processo.

Insomma, tutto quanto aiuta molto il nostro sindaco, che continua a sprecare soldi in azioni giudiziarie temerarie capaci di placare il suo orgoglio, ma a spese della Comunità.

Campo Genova, dogana, filovia...i nodi arrivano tutti al pettine, e noi perdiamo immancabilmente, risorse, possibilità e dignità.

Il Piano di zona avrebbe richiesto l'intervento di un Prefetto attento e operativo, invece dobbiamo attendere che decida il Tar, quasi fosse il Vangelo.

Il Cda dovrebbe essere formato da otto consiglieri, ma ce ne sono solo tre, Avellino, Tufo e Cervinara, e al momento della votazione sul commissariamento, c'era solo Giangi.

È meravigliosa la giustizia che prevarica il buon senso e la dignità statutaria;

ma neanche l'esclusione del vincitore del concorso a direttore generale, Raffaele D'Elia, ha sortito effetto con gli esaminatori del Tribunale amministrativo.

Un consorzio che ha di fatto, esautorato le politiche sociali con la propria inadempienza, come è avvenuto per Foti già commissariato, gioca sulla pelle delle persone; 

e le grida di vittoria per la nuova sospensione dell'azione regionale, sono l'ammissione che lo status quo, iniquo, fosse l'unico interesse del chiacchierone.

Contrada Cesine, lunedì scorso, è rimasta bloccata nelle prime ore del mattino dalla neve, mentre dal 30 dicembre è al buio.

E allora signor Giangi, anche queste bellissime notizie, la eccitano come la sentenza del Tar che ha voluto immediatamente comunicare urbi et orbi..?

Il fatto è che l'enjoi, la rinascita e le stronzate che ci propina da quasi tre anni, l'avrebbero dovuto combattere i nostri baldi rappresentanti istituzionali, in Prefettura e al Ministero dell'Interno.

Ma la lasciano agire in libertà, sindaco, ed è sotto gli occhi di tutti, lo sfracello che si presenta quasi orgogliosamente: 

le strade, i servizi e tutto il resto che siamo stufi di elencare, rappresentano il disegno perverso di anni e anni di violenza al buon gusto, e forse, perfino alla dignità degli avellinesi.

RDM

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