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mercoledì 5 gennaio 2022

Avellino ha perso da anni la rappresentanza dell'intellighenzia, e purtroppo la regressione è stata inevitabile...!


Ci piacerebbe che Antonio Genovese smettesse di regalare scadenze farlocche senza tema di spernacchiamenti vari;

un assessore che vive sulla pelle della gente dal 2009 insieme a Gaeta, Giacobbe, Negrone, Jacovacci, Maggio, Petitto, Preziosi, Urciuoli...dovrebbe raccontare quali prestazioni fantastiche ha offerto, insieme agli illustri colleghi del nulla, che avrebbero migliorato vivibilità e servizi alla Città.

Beh, noi non ne ricordiamo, e se l'elettorato smettesse di scegliere di schiena nella cabina, forse qualcosa cambierebbe.

Purtroppo l'avellinese è un'emulsione dell'italiano medio, quello che scambia vaccino con cura, ormai inoculandosi mensilmente, quasi fosse una terapia per i dolori articolari.

È inutile ogni confronto con chi non ci arrivi, c'è perfino chi vorrebbe anche dieci dosi, per piacere a un governo discriminatorio e peggio che fascista.

Quindi in ultimo, ci ritroviamo un Peppo Negrone che dopo aver eliminato il verde dalle aiuole, per non farsi mortificare ulteriormente da Massimo Passaro e le sue iniziative per irrorare le piante, s'è accorto che esistano gli abbruciamenti incontrollati.

E quando non si reprimano gli abusi come accade con i parcheggi che Arvonio ignora da sempre, si è complici e anzi, diventa perfino istigazione a delinquere.

Sorvolando la zona alcolista Stefano Luongo, ci mancava Geppino Giacobbe, consigliere eterno che non ha mai detto una parola nelle Assise, oggi ce lo ritroviamo perfino assessore allo sport e all'istruzione.

Lo preferivamo nel suo mutismo, almeno non produceva danni, invece improvvisamente, si protende in valutazioni scientifiche o almeno empiriche, atte a dimostrare l'assunto: 

le scuole devono rimanere in presenza perché gli aumenti dei contagi sono avvenuti quando queste erano chiuse...!

Meravigliosa deduzione, assessore, e di grazia, perché secondo lei, gli studenti non potrebbero integrare ulteriormente quei numeri con nuovi infettati...?

A sua memoria, le aule sono state aumentate, areate forzatamente e disinfettate..? 

E i trasporti, quale miglioria hanno ottenuto...?

Nulla è stato fatto, assessore, e allora per quale recondita magia, tutto dovrebbe filare liscio?...gli scolari una volta a casa, non potrebbero trasferire il virus, dando vita a una catena di trasmissione nefanda...?

A questo punto dopo aver letto le dichiarazioni di Mazza o di Genovese, sempre allineate, chissà perché, con le idee di Gianangelantonio, suggeriamo a Giacobbe di chiedere, prima di rispondere.

Ah, quanto ci manca gente come gli ex assessori Toni Iermano o Franco Mercuro, personaggi pensanti che non temevano di lasciare l'incarico, qualora gli fosse stata negata la propria indipendenza: 

il professore Iermano, presidente dei docenti all'Università di Cassino, dopo appena due anni comunicò con una lettera al sindaco Galasso, le proprie irrevocabili dimissioni da assessore alla cultura.

RDM

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