Avellino: quando Foti si leverà dalle scatole, dovremmo indire una ricorrenza da festeggiare ogni anno...!

La nottata di vento di ieri ha generato una girandola di pattumiere e carrellati che hanno costretto automobilisti e autobus alla gimcana.

Secchi spaccati e divelti, bidoni che non si trovano, altri pieni d'acqua che ha impastato i contenuti, e questo sfacelo sporco e maleodorante, bisogna portarselo in casa tutti i giorni: 

se non è subcultura africana questa (senza offesa per gli adoranti), non abbiamo idea di come definire un'invenzione tanto stupida, ed è un eufemismo...!

Indiremo un concorso a premi che individui qualcosa che funzioni: 

il parco intitolato a Manganelli è fatiscente, il verde pubblico è stato dimenticato, le strade sono un colabrodo, la viabilità è fortemente penalizzata per il Corso V.E. tenuto chiuso e inutilizzato, e così l'inquinamento sempre ad alti livelli, per l'assurda concentrazione di fumi in poche strade.

In più l'isola felice di una volta, ma proprio tanto tempo fa,  è diventata un ricordo; 

dopo l'omicidio del dottore Ugo Masucci, sono venute fuori tante notizie di furti e ora, anche di risse organizzate.

La faccenda dell'associazione a delinquere dell'Aias - Noi con Loro con strascichi ancora di disperazione della gente che non viene pagata da oltre sei mesi, si apparenta con lo schifo delle giovani prostitute: 

il tutto ci fa scendere sempre più nelle classifiche nazionali di vivibilità, anzi chissà se possiamo ancora regredire o abbiamo già toccato il fondo.

Beh, ecco sintetizzata velocemente la situazione avellinese, gestita da Arvonio, Boccalone e Morgante che sperpera il denaro pubblico per non dire di no a De Mita.

Paolo Foti, poi, secondo i suoi degni compagni di merenda, dovrebbe ripetere la sua opera di squallido sconvolgimento della città, forse pensano che ci sia ancora posto sulla famosa giacca blu di nuove medaglie, quelle che i Procuratori Cantelmo e D'Onofrio gli hanno appuntato tante volte.

Le terze e quarte file fanno ressa, spingono per trovare spazio in questo letamaio, e forse è giusto che ci si tuffino in uno spazio a propria misura; 

anche l'olezzo è il giusto riconoscimento, ed è per questo che tanta gente per bene si tiene lontano e lascia che si azzuffino per il bottino.

RDM