Avellino: chissà chi è il migliore paraculo nostrano, si accettano suggerimenti...!

Anche oggi dovremo scrivere di notizie poco edificanti per la nostra cittadina: 

il consiglio comunale non ce la fa a riunirsi (otto consiglieri), la piscina e gli alloggi dovranno essere terziati, come si dice a poker, per consumarli in modo utile, e che caspita, arrivano le elezioni a marzo, quale argomento clientelare più valido...?

Avellino sudicia nelle mani di Augusto Penna e Michele Arvonio che ci spiegano alternatamente, come funzioni la raccolta rifiuti: 

il primo è entusiasta delle sue percentuali di raccolta, scaturite dal personale pallottoliere di quando era ancora più piccolo di ora, il secondo, invece, da buon tufinese, abituato all'educazione e alla civiltà del suo paesino di tremila anime, ci cazzea spiegandoci quale sia la morale del perfetto residente, con una lettera ai giornali che non si sono vergognati di pubblicare.

Illustre comandante,  quando chiamò senza alcuna richiesta, Rete 4, per cazziare, ancora, il suo collega che poi svenne in diretta, facendoci fare la figura dei trogloditi, visto che si qualificò, disattendendo qualsiasi norma di buon gusto, rispetto per la divisa e del sindaco ignaro, speriamo: 

non ritiene che dovrebbe scriversi da solo una letterina come quella che ha ritenuto inviare alla gente che le paga lo stipendio?

Beh, intanto le persone sono senza casa, una sciocchezza agli occhi dei moralisti che invece ce l'hanno. 

Però non rammarichiamoci, consiglieri uscenti o entranti, galoppini, nullafacenti, imbroglioni e approfittatori, ce li troveremo sotto casa o per il Corso, a sfilare alienando saluti e ossequi per tutti.

Tutti carini, con il sorriso stereotipato, pronti alla battuta, infelice solitamente, e disponibili anche ad accompagnarci fuori città a piedi...!

Due ragazzi molto giovani, nel civile veronese, hanno appiccato il fuoco a un senza tetto che non ha avuto la fortuna del nostro, che si salvò.

Anche in questo caso era solo uno scherzo, ha detto uno dei ragazzini. 

Uno scherzo dice, che i nostri genitori non ci hanno insegnato, mai...!

Sò ragazzi, il gesto con l'ubriaco di Piazza Kennedy, o ancora,...è stato l'alcool che aveva ingurgitato, a prendere fuoco..., i nostri adolescenti volevano anche in questo caso, fare uno scherzo.

E' proprio l'immagine speculare di quello che saranno da grandi stì ragazzi; 

e tra i nostri, che si agitano per ottenere una candidatura o almeno una visibilità, regalando promesse irrealizzabili, e quei genitori che difendono a oltranza, fino alla violenza fisica, le intemperanze scolastiche dei figli, il futuro dei nostri governanti è assicurato: 

da dove pensavate provenissero i mostri che a breve lasceranno il governo cittadino, da Marte...? 

RDM