
Eccola di nuovo, recitava una canzone de The Rokes, un gruppo musicale inglese di fine anni '60, l'ineffabile assessore alle politiche sociali, Teresa Mele, quella signora laureata in giurisprudenza (?), ha raccontato alla Procura di ignorare (!) l'impossibilità di utilizzare il denaro di altro settore, che arriva aropp'osparo:
come con la morte di Lanzaro al Mercatone e il bando sbagliato dei parcheggi, questa persona inutile e inadatta, se ne esce con le considerazioni del dopo..?
Se ricordate, The Rokes, scrissero anche Ma che colpa abbiamo noi, un pezzo tagliato su misura per le menti normali, in questa città di idioti.
Il sindaco provvederà alle scuole una volta chiuse, i suoi assessori, cambiati quattro volte, peggiorano esponenzialmente (qualcuno dei precedenti è sotto inchiesta, e i nostri attuali non servono), e gli avellinesi minacciano di non mandare più a scuola i propri figli, perché non si trovano comodi con le nuove strategie dettate da una contingenza purtroppo, prevedibile.
Chi sarà il peggio, l'effetto o la causa?
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Si occupano le strade finanche, che città! |
I sequestri, gli avvisi di garanzia, l'acqua, la notte ubriaca, il tunnel, i parcheggiatori, gli alloggi, il Teatro, l'Acs, fanno di Avellino un luogo infernale.
Perfino il riposo domenicale è diventato un motivo di studio:
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Corso Vittorio Emanuele...! |
RDM
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