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Quando si va a fare un
colloquio d’assunzione, bisogna stare attenti a come ci si veste, all’atteggiamento
da assumere, alla postura, oltre naturalmente, a quanto si dica.
Ad Avellino gli elettori,
di solito molto distratti, non s’interessano di chi gli chieda il voto, tanto l’uno
vale l’altro, è la triste filosofia di chi non capisce che poi sarà ostaggio
della sua superficialità.
Per cui con la faciloneria
appena raccontata, l’azienda si troverebbe presto al fallimento: zeppa di
individui scelti con un metro sgangherato.
Noi abbiamo un nuovo
assessore clonato: Costantino Preziosi, omonimo dell’altro ex demitiano, ma
ugualmente inutile, se non pericoloso.
Il curriculum inadatto perché
in odore di conflitto d’interessi, corrisponde
ad un individuo fisicamente strano e mentalmente confuso.
Questo specialista dell’incasinamento
ha capito immediatamente come incardinarsi compiutamente nelle astrusità di
quest’amministrazione disturbata.
Dopo aver chiuso metà città
e previsto un’ulteriore blocco alla circolazione anche di corso Europa, lo
scienziatino occhialuto con lo sguardo comico, si è accorto che forse per
continuare ad utilizzare gli uffici privati e pubblici, gli enti e le scuole,
ci sarebbe voluto un…piano traffico: ohibò, geniale…!
Beh, non meravigliamoci, o
per meglio dire, indigniamoci.
Avellino è governata da questi
individui scelti come detto.
Succube da anni, di due signori dell’Alta Irpinia, la sanità si
trasferiva nella Città Ospedaliera, mentre si terminava la costruzione di un
fabbricato nel vecchio Moscati, che oggi giace nell’abbandono.
Il nuovo nosocomio
difficile da raggiungere, costruito male ed irrazionalmente, non ha i
parcheggi: ed allora, vogliamo preoccuparci degli allagamenti o delle
occupazioni abusive del suolo pubblico…?
Questa è la Città di De
Mita e Mancino, fino a Paolo Foti.
Aspettiamoci il peggio.
RDM
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