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lunedì 26 gennaio 2015

Avellino: la città cannibalizzata...


Gianluca Cipriano
 La forza degli amministratori avellinesi sta nel fottersene di tutti.
Camera di Commercio



Ricordo i tempi di Bettino Craxi; c’era un’atmosfera d’arroganza così potente, che chiunque evidenziasse sprechi, interessi, corruzione, incarichi, era semplicemente additato come una mosca fastidiosa che non valeva neanche la pena di scacciare: faceva coreografia, era la cartina di tornasole di quanto si potesse, infischiandosene di tutto e tutti.

Ad Avellino si continua imperterriti a percorrere la strada che si è prefissata.

Gli emolumenti ad associazioni e questuanti vari, gli incarichi a professionisti o aziende “simpatiche”, i bandi nascosti ad personam…ogni cosa continui come sempre, purchè non si perda di vista i capobastone, quelli che comandano ed asserviscono.

Il Buon Cipriano, presidente del Gesualdo e del Conservatorio, ormai lanciatissimo alla guida della città, è uno dei servi che si è recato a Nusco per ossequiare il grande vecchio che lo ha sostenuto e sostiene.

Non ultima la partecipazione al bando indetto da Costantino Capone alla Camera di Commercio,  che si presume vincerà per le note caratteristiche, quale “direttore artistico” (?)  all’Expo 2015.

Prescindendo dalla volgarità delle ragioni del bando, ci chiediamo quando accadrà qualcosa perché questa gente sia cancellata una volta per tutte, dalla mappa geografica di questo territorio, oltraggiato da oltre cinquant’anni dalle clientele imposte da personaggi odiosi che ci fanno pagare i loro complessi d’inferiorità.

Assorbiamo anche questa nuova invenzione, il “direttore artistico” che organizzerà e proietterà sugli schermi dei gazebo milanesi dell’Expo, provoloni, caciocavalli e fiumi di vino: con mano sapiente il buon Gianluca Cipriano, ormai certo eletto, offrirà un panino con la soppressata dell’alta irpinia annaffiata da un buon aglianico di Taurasi, regalando note supreme di musica lirica che accompagneranno un opera verdiana.

Embè, certo che il presidente Capone sa ben rispondere agli ordini di chi l’ha voluto alla Camera di Commercio, perché qui, signori cari, ancora funziona così.
RDM







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