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Il Vescovo Francesco
Marino ritorna con la cantilena melensa (alla Carlo Mele) dell’aumento dei
poveri, della mancanza di lavoro, dell’insensibilità delle Istituzioni.
Papa Francesco indica le 15 malattie curiali:
“Perdonateci per gli scandali”
In occasione degli
auguri di Natale a cardinali e vescovi, Bergoglio condanna i vizi della Curia,
predica povertà e sottolinea come sia dannoso l'accumulo di beni materiali
"per riempire un vuoto esistenziale"
Le Istituzioni comprendono anche la Chiesa,
caro Vescovo Marino, la sua “istituzione”, attraverso la Caritas retta da don Sergio
Melillo e Carlo Mele, approfitta annualmente di vari contributi elargiti sia
dagli Enti che dai privati: mai e poi mai siamo riusciti a conoscere quali
rivoli abbiano percorso le emorragie economiche che vi vedono sempre bisognosi di
“affetto”…!
Eppure parecchi individui
lavorano al vescovato per Lei, Eccellenza, che appena arrivato, ha provveduto a rinnovarsi il palazzo: vetri
lavorati, divani in pelle, porte di mogano, stucchi veneziani alle pareti…e poi
il guardaroba! Ed ancora, segretari, economi per i vostri bilanci annui milionari,
architetti, imprese di fiducia…
Forse il lavoro potrebbe
incominciare a pensare di dispensarlo Lei, dimenticando i soliti noti.
Il Vescovo Antonio Forte
che l’ha preceduta, aveva il cappotto consumato e la sciarpa con i buchi come
quelli ai guanti, preparava il caffè agli ospiti, e non aveva mai una lira perché
lo stipendio lo destinava ai tanti poveri che l’assediavano quotidianamente.
Certo la Caritas aveva già
il suo bel bilancio da gestire, ed il buon Carlo Mele, affinatosi negli anni,
ha capito che fare leva sulla pena e la disperazione, come quelli che ogni
giorno ad ora di pranzo ci propinano in Tv la bambina affetta da una grave
malformazione, o il piccolo africano che non ha da mangiare, è una strategia
vincente.
Ovviamente, come Telethon, che utilizza i soldi a cazzi suoi, cercando di economizzare le spese
vivisezionando poveri animaletti che non aiutano perché restano solo dei palliativi,
mentre il grosso del denaro si disperde nei soliti…rigagnoli…, così la Caritas
che prende, prende, ma non spiega, mai..:!
Cara Eccellenza, Le vorrei
anche ricordare, tornando al suo predecessore Antonio Forte, che a Natale
serviva a tavola i poveri e non si sognava di sedersi come fa lei ed i suoi
sodali istituzionali che si pubblicizzano con larghe foto sui media, ad un
tavolo a parte in cui siete accuditi per primi e con portate diverse.
Buon Natale, signor
Vescovo, cerchi di ricordare quanto ha stigmatizzato il Papa ai cardinali, e mandi a
scuola di carità i suoi collaboratori, forse si sono inoltrati troppo per un
sentiero che non mi sembra quello giusto.
RDM
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