La sede avellinese dell'Unione Industriali |
www.orsettodigimmi.blogspot.com
Sabino Basso, di nome e di
fatto, enumera tre punti “cardine” per risollevare le sorti della Città:
Isochimica, autismo e pronto soccorso…!
Silvio Sarno, dopo aver sostenuto
economicamente il Pd, viene esautorato dal partito in cui è dirigente, appena
chiede di controllare i bilanci…!
I due, Presidente degli
industriali (?) di Avellino il primo, ex l’altro, sono la fotografia precisa
delle menti di questa cittadina.
Basso, povero di spunti
cerebrali, ha preparato un intervento davanti al sindaco “onesto, onesto, dalla
schiena dritta…” racchiudendo in tre punti, tre, i problemi della città.
Beh, non è facile per nessuno,
una sintesi tanto azzardata, ma sbagliarli tutti, è proprio una gran bella
sfortuna, eufemisticamente: un imprenditore, per giunta capo degli imprenditori,
tanto insipiente per non dire idiota, connota immediatamente il capoluogo in
una zona d’ombra che fa venire il mal di pancia.
Il papà del Silvio d’oggi,
quando ricopriva la carica di presidente dei costruttori (!), visto che una
carica di qualcosa da noi non la si nega a nessuno, in un Consiglio comunale,
in cui bisognava presentare i rilievi sul piano regolatore da approvare, si
fece sostituire dal vice Piano, nonostante fosse presente all’assise…: fu
apprezzabile in quell’occasione la sua onestà intellettuale.
Sabino Basso non lo è stato,
avrebbe evitato la figura meschina sua e di chi rappresenti, e volendo
allargare lo sguardo, di quanti, presenti, come non ricordare Paolo Foti, non
abbiano alzato il dito per dire la propria dinanzi a tanta inconsistenza.
Ma chi te lo da, purtroppo
anche se ripetere giova, mi ritrovo a
constatare sempre un peggioramento fra i “notabili” avellinesi, i riferimenti a
cui dovremmo rivolgerci; se tanto mi da tanto, quali possano essere le
speranze, mi pare sia pura retorica.
Però, gli orticelli crescono.
Al Centro Storico bisogna
guadagnarsi un parcheggio con le unghie e con i denti, visto che Palmariello, l’artigiano
che “detiene” l’area intorno alle sue officine che non hanno manco uno straccio
di passo carraio, continua la sua azione deterrente con chiunque tenti di
usurpargli un posto destinato ai propri clienti.
E il Casino del Principe,
edificio storico, è utilizzato da associazioni ristoratrici o di commercialisti,
e così tante altre zone e luoghi del patrimonio comunale.
Ovviamente non abbiamo da
meravigliarci vista la premessa, bisognerebbe solo informarsi dove si tengono i
corsi da “volpino cittadino”, in modo da laurearci anche noi e smetterla di
rompere le palle a quelli che sono già in possesso del diploma.
RDM
Nessun commento:
Posta un commento