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martedì 30 dicembre 2014

Avellino: i botti, demenza o disturbo psichico...?



Tante città italiane si sono convertite ed hanno capito che gli animali, terrestri o volatili muoiono per i botti di capodanno, si inquina e si provocano danni anche post sparatoria e quindi, ordinanze sindacali di proibizione dell’uso dei botti.

Le centraline che ad Avellino segnalavano alti valori di polveri nocive nell’aria, hanno costretto l’amministrazione cittadina ad  ordinare la circolazione alternata a seconda delle targhe: si crea la difficoltà ai cittadini perché ai giorni dispari corrispondessero targhe pari e viceversa…ma è ovvio, da noi il cervello è merce rara.

Chissà, sindaco Foti, quanto segneranno gli strumenti dopo i fumi e le polveri sprigionate dall’incivile esibizione di fine anno.

Chissà, sindaco Foti, quando incomincerai ad esprimerti in modo tale da farci capire che stai pensando un po’ a noi.

Chissà, sindaco Foti, se riuscirai mai ad arrivare a pensare che i botti siano la libera espressione di animi disturbati che vorrebbero dimostrare, almeno una volta all’anno, di essere  superiori, di essere capaci di esprimersi meglio degli altri, con il “botto” più forte.

Chissà, sindaco Paolo Foti, forse in un’altra vita, riuscirai ad essere capace di capire che il tuo non è un ruolo di preminenza, ma di servitore del cittadino e del territorio, e che difenderne l’incolumità è un atto d’amore così alto, che solo una mente illuminata, un animo gentile, un cuore palpitante, riesce ad avvertire.

Buon Anno, Avellino, ne hai tanto bisogno.

RDM





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