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Al momento delle sue
dimissioni fallocche, grande sfoggio di dignitoso disappunto per le condizioni
che l’hanno costretto ad “abbandonarci”, noi poveri tapini e da quel momento
assolutamente “disperati”….
La suprema e grandiosa “appartenenza
ad altri tempi”, così ha detto, in cui le cose si facevano con il rispetto
della parola una e mai compromessa…
Inoppugnabile ed irrevocabile
la sua decisione..ed avanti così…
Ovviamente, nessuno, e dico
nessuno, ha mai, neppure per un attimo, creduto minimamente alle sue parole;
abituati come siamo alle sue falsità, alle sue promesse inevase, come
potrebbero testimoniare consiglieri ancora in attesa di ruoli che mai ricopriranno,
al suo famigerato lassismo.
Quindi ben prima della
scadenza del termine utile per il ritiro delle sue dimissioni, lui provvederà
al rientro.
Chiederà la fiducia a tutti i
suoi estimatori in Consiglio, timorosi di perdere il posto e sospendere
eventuali interessi; tutti tireranno un sospiro di sollievo per il pericolo
sfiorato, dal loro punto di vista, ovviamente, non certo da quello di una
cittadinanza ormai allo stremo che se avesse avuto “il culo” di perdere un’amministrazione
indegna, poteva sperare in una possibilità.
Perfino il capogruppo del Pd,
il partito di Foti, il preside Ida
Grella, ha dichiarato che bisognasse dare “un’altra possibilità” al povero
Paolo, il nostro miracolato per sempre.
Riconoscendo quindi il
fallimento fino ad ora, a due anni dall’elezione, dell’operato di questo
sindaco ex usciere di Gargani, oggi pedina di Mancino e De Luca.
Allora prepariamoci a questi
tre anni di passione, l’assessore Giuseppe Ruberto, grande delusione, già sta
facendo le prove di trasmissione inventandosi un altro tema.
La mobilità cittadina, che
evito di spiegare perché come i distributori d’acqua, l’Isochimica, il Parco
etologico, rimarrà solo l’argomento delle prossime interviste alle quali non
avrebbe saputo che dire.
Ricapitolando: la città è
ostaggio di questi signori che amano solo i proclami, secondo la nuova
scuola renziana, ed a noi non resta che…pregare.
RDM
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