questa donna, Margherita Lotti, sposata con Paolo Mancini, fu moglie devota e riuscì ad avvicinare la famiglia alla fede, ed uno dei due figli fu chiamato Paolo.
Lo sposo ed il figlio, entrambi Paolo...
Il nostro, invece, si nasconde dietro alla statua della povera santa insieme ai suoi "epigoni" Gianluca Festa, Gerardo Melillo o il buon dottore La Verde.
Sono là a sfilare per le strade cittadine sicuri che nessuna delle pecore avellinesi gli dica nulla, nessuno, stufo dell'inedia di un sindaco mendace ed inutile, abbia un sussulto d'orgoglio e li affronti rovinandogli la vuota esibizione di se.
Ci manca l'apparizione dell'assessore delle tavole rotonde senza seguito Giuseppe Ruberto e quella dell'Angela Spagnuolo, visti gli errori e le omissioni, per nulla illuminata dalla statua in processione.
La preghiera la facciamo noi invece, sperando che il miracolo avvenga e che questa amministrazione da operetta faccia le valigie.
RdM
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