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sabato 3 agosto 2013

Ad Avellino la quiete pubblica è un'opzione....: solo il sindaco ne ha diritto.

Il sindaco Paolo Foti sarà ricordato per le sue prime azioni amministrative: 


togliere il pallone ai ragazzini e riconfermare gli uscenti della vecchia guardia che lui ha detto di combattere nella scorsa campagna elettorale.

Tutte le stronzate della vecchia giunta Galasso,  ce le stiamo risorbendo: la musica nel parco, le giostre che entrano nelle case della gente, Giacobbe responsabile allo sport.

Le novità che ci aveva promesso il buon Paolo restano un miraggio, e forse come tale ce le...sogneremo.

Vorrei parlare di questa voglia peregrina di disturbare la quiete.

Il cosiddetto Parco del Teatro Gesualdo, pochi metri quadrati tra cemento e qualche alberello, è racchiuso 'ermeticamente' dai vari fabbricati a pochi metri di distanza, i cui condomini, periodicamente, ormai da anni devono subire traffico e rumori molesti fino alle ore più tarde della notte, con inizio nel primo  pomeriggio.

La volgarità delle scelte, l'insensatezza delle valutazioni, non mi lasciano meravigliato più di tanto, conoscendo la vecchia amministrazione ed il 'valente' presidente del Gesualdo, il piccolo Cipriano, dai più osannato perchè capace di spendere i soldi dei cittadini, da qualcuno ridicolarizzato, come ha fatto il Presidente Basso di Confindustria, ma sempre e comunque in sella.


Vorrei ricordare al sindaco Foti che i suoi uomini sono un prolungamento di se stesso, 'avoglia' di scaricare sugli altri l'inadeguatezza, il fatto è che, se il rumore di un pallone che rimbalza, rovina la pennichella pomeridiana, gli altoparlanti a tutto regime di impianti professionali stereo da esterni, che coprono pomeriggi e notti, moltiplicando il proprio effetto deleterio riverberandosi sulle pareti degli edifici circostanti, che rovinerebbero...?

Bisogna diventare  sindaco per essere rispettati...?



RdM

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