oggi che ha ben poco da dire, l'ex senatore, dopo una vita dedicata a se stesso senza mai dare un contributo positivo alla provincia, se ne esce con la frase ad effetto di chi fino ad ieri è stato relegato su un altro pianeta.
I danni che Mancino ha provocato ad Avellino, uno per tutti il Mercatone, sono innumerevoli e tutti gravi, fosse solo la mancanza totale di un progetto che tentasse di sviluppare anche in minima parte una provincia povera e bisognosa di idee.
Ciò che si presenta all'orizzonte per le amministrative di maggio, sarà la purtroppo la triste fotocopia degli anni che sono stati e se anche, qualcuno di buona fede che timidamente aveva tentato d'entrare nella farragine di un'amministrazione cancerosa, c'è stato, ha dovuto invertire la marcia perchè inoltrato in un terreno pericoloso dove già la parte 'amica' si muoveva strumentalmente per utilizzare le forze in campo a proprio uso e consumo.
Difficile tentare di costruire senza sporcarsi, ed è per questo che le facce che si confrontano sono ripetitive: la dignità è un valore aggiunto di cui non tutti hanno possesso.
RdM
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