La denuncia di Antonio Gengaro circa i pacchi, pare ottocento, dirottati in mani elettorali, ha sortito l'effetto delle dimissioni di don Antonio Paradiso, direttore Caritas da sette mesi, che ha sostituito il chiacchierato Carlo Mele, durato venti anni..!
Beh, almeno qualcuno ha pagato, anche se non ce la sentiamo di discolpare il Vescovo che in un primo momento, ha voluto dare una mano alla santarella di Piazza del Popolo tanto corteggiata, finanche con un mazzo di fiori dinanzi all'altare, negando l'evidenza.
Infatti il vice direttore Vitaliano Della Sala, aveva condiviso con Gengaro la denuncia della sparizione dei doni agli indigenti, utilizzati per favorire Laura Nargi, pare.
Un'elezione nata male e condotta peggio, per una signora incapace di focalizzare le problematiche reali, e fossilizzata su festini e putipù.
Per l'appunto, ancora non dimissiona il genitore dalla conduzione del Rubilli, partecipata comunale, in evidente conflitto d'interessi, nonostante il solito consigliere che l'ha affrontata nella scorsa competizione a sindaco, glielo abbia ricordato almeno tre volte, nei Consigli comunali.
Purtroppo le cattive abitudini sono dure a morire, e Nargi calpesta le aree comunali sin dal 2013, data in cui pare siano iniziate le marachelle festiane, dal quale evidentemente, ha imparato molto.
Come al solito si ritorna periodicamente sul Centro Autismo e le stronzate volano alte senza pudore:
nei primi cento giorni lo renderà fruibile, mentre il proprio manutengolo, lo dava per certo nel Natale di cinque anni fa.
Ormai la farsa utilizza dinamiche insopportabili, il nuovo assessore al bilancio, Mario Calabrese, s'è accorto, di fatto, di una situazione malata, difficile da sostenere.
Allorchè il Professore ha tentato di sottoporre il bilancio a terzi, per chiarire le tante opacità riscontrate, ecco che il sindaco è intervenuto impedendo l'operazione, destando forti sospetti nel professionista, che ha immediatamente dichiarato di declinare l'incarico appena ricevuto.
Però ci meravigliamo della superficialità di Calabrese, che accettando il ruolo in una situazione malsana, l'aveva ricordato il Commissario, si aspettava forse di trovare dei chierichetti che recitassero il rosario..?
E poi, assessore Calabrese, se non si sente all'altezza del ruolo, visto che le urge un sostegno tecnico, le dimissioni, ricordate con biasimo, sarebbero l'unica via d'uscita.
Non sappiamo ancora quali siano i tempi, perchè la Procura possa finalmente, interrompere un'amministrazione incamminata per tragitti eufemisticamente sconnessi, ma riteniamo veramente offensivo, che un Comune così permeato di illeciti, possa continuare a esistere.
RDM

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