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mercoledì 11 marzo 2020

Avellino: il sindaco offende una signora dinanzi a due Vigili e se ne vanno ridendo...!




La signora che voleva fare un accusa al quotidiano che siamo costretti a vivere, direttamente al sindaco, si è vista offesa da Giangi che l'ha accomunata all'espressione intuitiva, ma non pronunciata. 


Un miserabile si permette di offendere così una signora che ha voluto manifestargli il disappunto della gente per bene, verso una politica annosa che ci ha relegati per sempre nel limbo dei peggiori d'Italia; 

quelle amministrazioni perverse e distruttive nelle quali l'illustre signor Giangi sguazza da sempre, ci hanno condannati alla città sfregiata e offesa senza tema d'infamia.

Dopo l'uscita povera e meschina, il giostraio dovrebbe fare per una volta, ammenda nella sua triste e squallida esistenza, e chiedere scusa pubblicamente della frase vergognosa che ha rivolto non a un cittadino, ma all'intera Comunità che lavora, paga le tasse e viene mortificata da servizi inesistenti e ancor di più dall'ultimo cittadino in fascia tricolore.

La morte di Antonio Pugliese ci ha fatto toccare con mano ancora, a chi affidiamo di volta in volta le sorti della città fra le più disastrate d'Italia per vivibilità e capacità reattiva.

Abbiamo un sindaco che si entusiasma per l'acquisto delle quote di maggioranza dell'Us Avellino, da parte di un individuo, D'Agostino, che s'è appropriato indebitamente di beni patrimoniali comunali, e che dovrebbe evitare come la peste se rispettasse il ruolo che gli hanno regalato avellinesi
disattenti.

Spiegare l'ovvio però è un pleonasmo, come scriviamo spesso, se Giangi non ci arriva o conta sull'abulia psichica dell'avellinese medio, non è dato sapere anche se alla luce dei fatti, evidentemente conosce bene i suoi polli, infatti escluso chi scrive, non abbiamo notato gente con le mani fra i capelli...!


Il festaiolo per eccellenza non riesce a scindere la dicotomia psicologica del proprio pensiero, che lo spinge a scegliere le azioni dissennate di giovani idioti e egoisti che rischiano la vita dei genitori o di chiunque gli stia accanto per la voglia di dimostrare d'avercelo duro più di chiunque.


La prova della cannella o del sale, per non parlare dello strangolamento, la supinazione fra i binari o l'attraversamento senza guardare di vie a scorrimento veloce...il tuffo dai balconi, alcune delle patologie in voga fra i poveri di spirito: 


quale occasione più appetibile quella fornita da un virus letale da sfidare ogni giorno...?


E questo signore sorridente che ama vivere su un palcoscenico, mentre si mostra assolutamente irremovibile, nell'ordinare per iscritto stronzate che creano danni e disagi a tutti, per ragioni forse sconosciute, non ha le palle per rinnegare le sue promesse elettorali, manco di fronte a un'emergenza sanitaria di portata universale: 


la sicurezza dei cittadini Giangi, è una priorità che non può emendare, ma purtroppo, conosciamo dove possa arrivare chi non abbia la mente scevra da retropensieri che nulla hanno a che vedere con gli interessi pubblici.


RDM

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