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mercoledì 10 gennaio 2018

Avellino: si procede con i soliti inganni pre elettorali senza pudore...!



Come avevamo scritto, parte la solita solfa stantia e volgare delle promesse, degli incarichi, delle riparazioni alle strade: 

Arturo Iannaccone si è premurato da par suo, di raccontare stronzate circa il successone delle sue casette con aspirapolveri e telefonini, e i fantastici addobbi, tanto che la gente, a suo dire, si è fermata a pernottare (?) in città, per non perdersi chissà cosa, e Paolo Foti, invece, ha pensato di rallentare l'iter del bando parcheggi, con i trucchi che conosciamo, per trasportarlo a ridosso delle urne.

Una manica d'imbonitori anche stupidi, per le balle incredibili alle quali manco un bambino, ormai, s'appassionerebbe.

Certo, gli ex parcheggiatori sono un bel numero, e se hanno portato in auge Pino Galasso, che li teneva a uso e consumo, è d'obbligo cercare di imbrogliarli con nuove promesse che facciano dimenticare la mortificazione dei colloqui con Arvonio cuor di leone, e le fandonie di Teresa Mele, abilissima a smarcarsi, quando le cose vanno male.

Il fatto è che al momento, tanti affilano le armi dell'inganno, utile moneta gratuita largamente utilizzata, e il partito di governo non vuole abbandonare il cadavere già ampiemente spolpato.

E se l'opposizione va dalla Guardia di Finanza, cercando di spiegare gli imbrogli ultimi nel Consiglio comunale del 29 dicembre scorso, Paolo Foti fa sparire, si lui, che è il responsabile della propria amministrazione, i verbali, tant'è che ancora ieri, hanno risposto al consigliere Dino Preziosi che non si trovano...!

Pensate un pò, li sottraggono alla faccia della legge sulla trasparenza, a un amministratore, senza tema di ripercussioni penali, mentre ci spernacchiano sui media, inventandosi rispetto delle regole e assoluta osservanza della legge.

Cioè, il venerdì 29 dicembre (sabato e domenica chiuso) si assumono dei dirigenti per campagna elettorale, sapendo che dopo due giorni sarebbe scattato il divieto, perché l'amministrazione entrava in dissesto finanziario.

Appena finito il Consiglio e un'approvazione lampo con appena tredici voti, del bilancio consolidato, si correva a depositare le determine preparate preventivamente, per le assunzioni.

Ora, se questi atti hanno la data del 2017, significa che sono precedenti all'approvazione del bilancio, e quindi illegittimi;

se invece hanno data 2018, sono illegittimi, perché il Comune è entrato, come scritto, in dissesto, e pertanto, non può assumere.

Delle due l'una.

E per questo i documenti sono spariti: 

sperano che ci dimentichi della cosa, o la loro ottusità viene superata dall'ansia di fare 'na bella frittur'e pesce di deluchiana memoria, alla faccia di denunce, Guardia di Finanza e Procura...?

RDM

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