Da sx: Iaverone, Gambardella, Carbone, Mele, Preziosi, Penna, Iannaccone, Tomasone, Valentino |
E i nostri nuovi politici, da sempre smaliziati per un'insana voglia di supremazia, che in tempi normali si sognerebbero, per la loro inconsistenza cerebrale e culturale, fanno da grimaldello:
l'ultimo baluardo di cambiamento è rappresentato in città, da Umberto Del Basso De Caro, uomo di Craxi con una lunghissima militanza nelle istituzioni, e un potere determinato anche dalla sua appartenenza ai confratelli della Massoneria.
Nicola Boccalone, ancora, già Direttore generale dell'Ospedale Rummo di Benevento, è approdato ad Avellino quale Amministratore unico di Irpinia Ambiente, nominato da Gambacorta, che risponde alle solite logiche clientelari, che vorrebbero questa provincia sempre sotto controllo.
E vorrei vedè...! |
E allora, Michele Arvonio, oggi a processo, il comandante della Polizia Municipale, lo indica Livio Petitto, anch'egli inquisito, il prof. Pino Terracciano viene incaricato dal sindaco più volte, e guarda caso Gianluigi Marotta, ragioniere generale al Comune, quello delle soste in Ztl, lavora (ma si pò fà?) nel suo studio salernitano...!
Paolo Foti e Livio Petitto ! |
L'ex Asilo Patria e Lavoro se lo prende l'associazione Mondo Amico della mamma dell'assessore Teresa Mele, l'ex Cinema Eliseo un'associazione che fa capo a Rosetta D'Amelio, e le palestre comunali con Geppino Giacobbe o Gianluca Festa, fanno il resto...!
Maria Elena Iaverone e Geppino Giacobbe ! |
Questi sono gli esempi più eclatanti, meno nascosti, ma se andassimo a spulciare al Comune, sempre se ce lo permettessero, ci accorgeremmo che la città viene spolpata metro per metro, senza che noi ne sappiamo nulla, come si perpetrava al Teatro o all'Acs.
Insomma siamo nelle mani da cinquant'anni di questi personaggi che a ogni rinnovo amministrativo, fanno a cazzotti pur di diventare consiglieri, e quindi mercanteggiare successivamente, per appropriarsi di beni pubblici o fare in modo che gli amici ne abbiano benefici, che poi gli saranno riconosciuti, tra posti di lavoro e prebende varie.
Ecco perché la gente onesta e per bene , avrebbe solo disagi da un'eventuale partecipazione attiva alla cosa pubblica;
non avendo interessi di spartizioni o intese inconfessabili, pensate che sia un affare andare a scontrarsi nei consigli comunali con gente che già s'è messa d'accordo sottobanco per fare fesso chi s'opponga..?
RDM
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