Un amministrazione da cartone animato si interessa esclusivamente delle regole del buon organizzatore di campagna elettorale: Ciriaco De Mita è famoso per la sua abilità nel mettere al sicuro se stesso in qualche Parlamento, mai per le sue capacità di statista, parimenti il povero Foti e la sua "capogruppo" Grella...!
I problemi della città sono sempre superati dalle priorità che impartiscono al sindaco, ogni cosa è più importante della quotidianità, tutto è funzionale alla prossima campagna elettorale.
La parola d'ordine è vincere le elezioni, rimanere in sella, insomma, crepi pure Sansone con tutti i Filistei...noi.
La parola d'ordine è vincere le elezioni, rimanere in sella, insomma, crepi pure Sansone con tutti i Filistei...noi.
Lo scorso mese c'è stata la guerra dello scrutatore: la legge permetteva ai "capogruppo" di sceglierli nominalmente.
Il preside a scuola, continua ad esserlo nel Consiglio comunale, e Ida Grella ha minacciato Nicola Poppa perchè desistesse dal suo legittimo diritto, per approdare alla scelta della maggioranza di utilizzare il "democraticissimo" sorteggio...!
Il consigliere capogruppo, davanti ad una soluzione di estrema "giustizia" sociale, ha fatto un passo indietro.
Bene, cari concittadini, il computer programmato per la casualità, ha condiviso il "caso" della Grella e magicamente sono stati scelti due o tre in una stessa famiglia, e la costituzione di sezioni elettorali uguali agli altri anni...!
Come si dice, a pensar male...
Il povero Poppa è stato turlupinato, e forse altri suoi colleghi, fatto sta che abbiamo notato questo e ci siamo chiesti: perchè questa città continua ad essere serva senza mai un rigurgito d'orgoglio...?
E' inutile ormai la considerazione trita e ritrita sulle capacità del sindaco e della giunta avellinese: il problema siamo e restiamo noi che amiamo questo vezzo dell'anello al naso, e continuiamo a votarli.
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