Ma allora è vero, il nostro è il paese delle opportunità altro
che Germania, Gran Bretagna e Usa: una messa funebre ed un settimo, come si
dice, per la modica cifra di € 200,00…!
I tempi: la prima, quella dell’inumazione durata 40 minuti, la
seconda dopo una settimana, durata 15 minuti…!
Quindi il parroco ha guadagnato da solo, senza manco un
chierichetto in aiuto, € 3.36 al minuto primo che totalizzano € 201,60
all’ora…!
Il tutto esentasse.
E poi la questua mattutina, serale e domenicale, le intenzioni
per i morti per un minimo di € 12,00, le processioni nell’ordine di migliaia di
euro, le raccolte per questo e quello, e le cazziate pubbliche durante l’omelia
domenicale perché la parrocchia x ha introitato almeno € 20.000,00 in più della
parrocchia y.
Ed il catechismo, l’asilo, la ricreazione, la nascita e la
morte…e chi più ne ha più ne metta.
Però la Chiesa non paga
l’Imu mentre vende servizi perchè proprietaria di innumerevoli immobili che si fittano o vendono e sfratta chi gli pare, allettato o su una sedia
a rotelle e notevolmente indigente (Reporter della Gabanelli).
Quanto accade ad Avellino, piccolissimo centro irpino, è poca
cosa ovviamente, rispetto a quanto si
realizza a Roma ed in altre grandi città, dove gli affari sono di ben altro rilievo: ma se vogliamo
trattare l’argomento per le capacità personali dei protagonisti, direi che se
si trasferissero a Roma Don Emilio Carbone o il Parroco che non dà la comunione
a tutti, di via degli Imbimbo, farebbero vedere i sorci verdi agli
intrallazzieri laziali.
Il Vangelo dei talenti…”perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza;
ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”…forse hanno capito male.
RdM
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