Il viso pulito di un giovanotto poco più che ventenne, ci intratteneva con le sue tesi, le aspirazioni di sviluppo del territorio, e lo guardavamo ammirati..!
Ci chiedevamo come mai esistesse una persona così appassionata, forse esageratamente illusa che qualcosa potesse cambiare, ma il sorriso e il calore espressivo che ci commuoveva, al tempo stesso ci esaltava.
Lo abbiamo ritrovato dopo tanti anni, uguale a se stesso per il sorriso e l'enorme entusiasmo che non l'ha mai abbandonato.
Abituati da sempre con i vari De Mita, Mancino o Gargani e derivati, sappiamo che il politico di razza, quello che si attribuisce da solo meriti e riconoscimenti, può perfino indire corsi di cultura della gestione del potere.
Badate bene che il pensiero di cui straparla il Ciriaco da Nusco, Dè Giamvilla città, è attento esclusivamente alla campagna elettorale che si esplica raccattando consensi e solo quelli, nella Sanità e fra gli ordini professionali...fine del grande uomo di Stato di cui tanti si riempiono la bocca, senza capire di che parlino...!
Il servizio alle Comunità diventa un argomento da sviluppare a chiacchiere per imbastire filippiche a sfondo morale e intellettuale, che nulla dicono ma impressionano i poveri di spirito che vanno ad ascoltarli, già sicuri che quanto udiranno, sarà certo qualcosa di storico, beatamente appagati per aver partecipato a un evento che riporteranno i libri e gli archivi mondiali.
Di questa pochezza si cibano lor signori:
una volta, ai tempi dei comizi, Ciriaco De Mita su di un palco circondato da mezza Avellino, dinanzi al Tribunale, asserì con forza e convinzione d'essere l'unica mente pensante della provincia...e giù applausi...!
L'avvocato, invece, ha preferito partire dal basso senza squilli di trombe e ammiratori indefessi, in sterile aspettativa di una promessa o qualche prebenda;
Massimo ha tolto tempo e denaro alla professione che gli paga le bollette, per aiutare la Città, per dare voce a chi non l'ha mai avuta.
E si sono avvicinate anime e menti, un gruppo di persone che lo sostiene da anni perché innamorate della pulizia intellettuale di questo eterno ragazzo.
Oggi qualcuno l'ha chiamato per chiedergli la cortesia di dare un volto onesto e ordinato a Forza Italia, un partito ormai in via di estinzione che nelle mani di troppi arroganti tromboni, ad Avellino ha rinunciato a tutto.

E allora i dinosauri che hanno gozzovigliato negli ultimi venti anni, si sono risentiti della scelta, uno schiaffo alla propria saccenteria fondata sul nulla, un'accusa chiara e incontrovertibile alla beata ignava inedia, che ha azzerato dirigenza e elettorato.
Viale Italia:
per alloggiare una rotonda, pericolosa in zone
altamente trafficate, hanno deturpato l'inimmaginabile e
eliminato un fontanino storico e strategico, atto criminogeno, specialmente
in un'estate così torrida...!

La prova provata sta in cinquant'anni di amministrazioni di sinistra, e dopo l'ultima fotiana che ci sembrava avesse raggiunto ormai il fondo di una Geenna biblica, il masochismo cronico di questa Città s'è inventata Giangi e Cipriano, le espressioni più inutili e pericolose che il panorama di personaggi da ultima fila, potesse offrire.
Il primo da circa vent'anni al Comune, ne sta combinando una dietro l'altra fra figure barbine e drammi in fieri, l'altro proveniente da una fuoriuscita dalla porta del Pd, dopo un'allegra gestione del Gesulado che l'ha inviato a processo, ci rientra dalla finestra e anzi rappresentandolo quale capolista all'ultimo confronto elettorale...sic...!
Si capisce bene che l'elettorato avellinese subisca una patologia profonda, determinanta da anni e anni di fosco clientelismo mai abbandonato.
Gente come l'avvocato Passaro e I cittadini in movimento, non avendo nulla da promettere o da offrire, se non una cultura d'onestà e di servizio agli altri, articolo sconosciuto, hanno potuto solo godere di una forte simpatia.
Scontrandosi con l'assunzione all'Interpol o la svendita del patrimonio a prezzi stracciati, di qualche protagonista della pseudo politica cittadina, come potrebbe mai competere...?
Poi, quando ormai è tardi, arriva l'eliminazione del mercato, gli alloggi che continuano a essere una chimera e le tasse più care d'Italia, escluso per qualcuno;
i monumenti sfregiati in mano ai barbari e la fame continua la propria corsa, senza che le Politiche sociali possano intervenire, perché il sindaco s'è messo di traverso con il direttore designato da un bando vinto.
Questa è la differenza fra chi promette, a discapito di qualcuno, e chi invece, senza farsi debiti con la bocca, agisce premiando l'intera Comunità, senza particolarismi e simpatie:
ma lo sappiamo, alla fin fine è il cazzismo che comanda...!
RDM
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