Certo, per il sindaco Ciampi scoprire
quanto alto effettivamente sia il debito pubblico, sempre nascosto artatamente dalla
vecchia amministrazione, che ha evitato di proclamare il dissesto
finanziario, per non dover scoprire altarini pericolosi, sarà una doccia
fredda.
Volendo immaginare il peggio,
s’accorgerà di quanto sporco sia stato nascosto sotto un tappeto lacero e unto,
alla faccia delle dichiarazioni di Maria Elena Iaverone e dei suoi conti in
ordine che bilanci sotto indagine da anni, raccontano diversamente.
Ogni governo ha i propri paletti morali
e di ordine mentale, e questo appena arrivato non può paragonarsi a quello di
Paolo Foti notoriamente senza freni inibitori e professionalità.
Le partecipate, Acs e Gesualdo, hanno creato
buchi nelle finanze mentre giunta e consiglio comunale bivaccavano alla grande,
senza mai preoccuparsi di controllare lo stato dell’arte, e anche di questo ne dovranno dare conto.

abuso d’ufficio e tentata concussione, mica fichi...!
Paolo Foti subito, da collega in fatti
penali, fu lesto a manifestare il proprio disappunto verso le decisioni della
Procura di Nola, riconfermando piena fiducia a una persona che fra l’altro
conosceva da poco.
La nuova amministrazione capeggiata da
Vincenzo Ciampi, invece, crediamo che si debba porre il problema se lasciare
nelle mani di un signore proveniente da un paesino di tremila anime, il
capoluogo irpino.
Visti i risultati indegni, quali la ridicola
e offensiva telefonata per l’intera cittadinanza a Rete 4, la figuraccia con la
dirigenza del Verona Calcio per fortuna senza feriti, l’assenza dal
problema alloggi e la fuga che impedì una gara d’appalto appena iniziata, con seri strascichi, il licenziamento di un sottoposto a pochi giorni
del cambio di guardia comunale e i problemi penali, non crediamo che il Sindaco
possa lasciare che questo signore, continui imperterrito ad agire come meglio
ritenga.
Beh, i dirigenti sono il primo scoglio
per chi voglia subentrare nella conduzione dell’azienda pubblica;
troppe abitudini incancrenite in furbi occultatori
di documenti e problemi, per non parlare dell’odio represso che rallenterebbe e
forse inibirebbe completamente ogni dinamica amministrativa.
Il primo passo per un capo è quello di
circondarsi di gente fidata e brava a scoprire magagne, trappole e mine lungo
il percorso.
I personaggi li abbiamo visti
all’opera, e fanno acqua da tutte le parti.
E’ inutile e pericoloso perdere tempo
con loro che si presenteranno remissivi e pronti a leccare senza deglutire, e
per questo ancora peggiori:
disinnescare questi ordigni capaci solo
di consumare denaro senza produrne, bravi ad assegnarsi premi di falsa
produzione a mani basse, dovrebbe rappresentare una priorità per una seria e proficua
amministrazione nascente.
RDM
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