
Perfino la foto ricordo, senza pudore, davanti all'angosciante immagine dello scheletro di un albero;
questi cinque rappresentano un concentrato di spudorato pressapochismo.
Sono stati catapultati in un esercizio amministrativo troppo impegnativo per le loro capacità intellettive, dimostrandosi bugiardi e professionalmente incapaci.
Maria Elena Iaverone, embè, è come sparare sulla Croce Rossa:
i suoi bilanci sono al vaglio della Procura...!
Costantino Preziosi, il serial bugiard, vi basti l'inglese maccheronico, per descrivere questo signore eternamente preso in castagna:
un bambino ridicolo puntualmente sputtanato dai fatti e dalla Procura, una pena...!
Il terzo figurante è l'uomo tutto d'un pezzo e onesto tre volte;
il gentiluomo prosaico nell'espressione e primo classificato per numero di avvisi di garanzia e processi in Europa, la meraviglia delle meraviglie, Paolo Foti.
Il nostro fiore all'occhiello, senza di lui non ci saremmo mai classificati quasi primi, fra gli ultimi in Italia...!
Quello col cappellino è il desaparecido, ing.Tomasone:
il suo unico impegno per arredare Corso Vittorio Emanuele è miseramente franato, e forse è meglio così, visto il gusto nella scelta del copricapo...!
In chiusura di foto e di ogni aspettativa per noi poveri cittadini, ecco l'assessore cacciato dall'Asl da Maria Morgante, il Dg famoso per la sua correttezza, perché accusato di truffa allo Stato:
Arturo Iannaccone, il medico che avrebbe voluto essere architetto.
Infatti è l'artefice dello schifo natalizio che troviamo in città.
Le barriere in cemento sgretolato ci mancavano;
Ma è il caso, signor sindaco, assessori e consiglieri alla macchia, penalizzare il commercio che paga tasse e crea servizi tutto l'anno...?

Mah, lo schifo registrato in questo periodo fotiano resterà marchiato per sempre nell'anima della gente, e chissà se saremo bravi a liberarci dai lacci atavici che hanno condizionato questa terra sfortunata.
RDM
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