
E' una malattia tutta italiana, e Avellino ne è l'incubatrice:
gli idioti non si dimettono mai, anzi raddoppiano...!
L'abbiamo visto con questa sVentura annunciata e col suo capo, Tavecchio, quello che si è inventato questa laidezza per l'esclusione dopo sessant'anni, dai mondiali di calcio:
non se ne vanno, si, proprio così...!
Ovviamente la colpa è di qualche altro fattore;
sia esso un incrocio astrale sbagliato, nella galassia, o un virus che ha colpito le gambe dei nostri giocatori, o un accidenti qualsiasi.
I colpevoli non si sentono giammai inadatti, loro prestano un servizio perfetto, e nessuno saprebbe fare di più:
Maria Morgante, Dg Asl avellino, ex revisore dei conti della moglie di De Mita (curriculum), incapace, ma fedele, ride e tira avanti, e l'assessore Augusto Penna, assente a qualsiasi problema ambientale (vedi blocco domenicale), continua il proprio inutile percorso .
Basterebbe farsi un giro per lo stivale, ingegnere, insieme al suo referente Boccalone, per imparare quali siano le tecniche moderne di acquisizione dei rifiuti, il controllo e la differenziata.
Purtroppo noi partiamo da un imbroglio di fondo che vorrebbe i truffatori capaci di scovare i truffati, che diventano truffatori a loro volta.
Cioè, il Comune ci ha costretto da anni e anni a una differenziata che poi ha mortificato trasferendola nuovamente nello stesso contenitore.
Tutti ne siamo al corrente, non ci voleva Striscia la Notizia per scoprirlo, ma solo per diffonderlo:
partiamo quindi, assessore Penna, col piede sinistro, o no...?
Un'amministrazione truffaldina ci sta distruggendo con le sue bugie e la nostra resa quotidiana, che stabilisce animi vili, mai capaci di scendere in Piazza per far perdere il sonno a quell'inquisito per sempre, più spudorato che mai.

un disegno perverso per alienare il nostro Teatro, non solo nella programmazione annua, ma finanche nella struttura.
La decisione sembra illegittima!
Questi signori dovranno risponderne, non possono svendere i nostri beni, la nostra etica, i nostri pensieri, senza ritegno, e non rischiare nulla:
i debiti fuori bilancio approvati in automatico, senza neanche un'ispezione da parte della maggioranza, gridano vendetta, la nostra vita sociale e quella delle nostre famiglie, offese, destrutturate, vilipese.

Un giorno si e uno pure, ce lo troviamo sui media che lo stanno lanciando:
ci sciorina qualche perla di saggezza, lui, creatura ossigenata solo e esclusivamente, dal capobastone di turno.
Cacciato a calci dal Carlo Gesualdo di cui, dopo tre anni, non conosciamo quanto grande sia il buco che ha creato, ci spiega che dovremmo fare della città:
e negli ultimi anni, dov'è stato?
Beh, i magheggi li teneva per sè, nascosti, pronti all'uso quando ne fosse corsa l'urgenza, e ora eccola pronta lì, per un rientro alla grande, mentre tanti amici gli battono la grancassa:
Melillo, Vitale, Picone, tutti al servizio del capobastone che ha ordinato, ma pronti alla fuga, appena la Procura dovesse pronunciarsi in negativo..!
Certo, faremo come dice Cipriano, perché noi abbiamo l'animo masochista, e se uno che ci ha già rovinato, molto probabilmente, ci racconta un'altra favola, beh, e che ci costa, crediamogli, no?
RDM
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