
Una piaga, quest'amministrazione Foti:
ormai la Procura starà pensando di spostare i propri uffici a Palazzo di Città, in modo da notificare direttamente avvisi e rinvii, o effettuare agevolmente l'acquisizione degli atti.
Nel caso dei parcheggi, ha provveuto il povero Fausto Sacco a raccogliere le prove per potersi difendere da un'organizzazione amministrativa che gli remava contro;
dal comandante Arvonio con la sua telefonata (?) misteriosa, all'ultimo degli uscieri.
Giammai avrebbe dovuto vincere Sacco, almeno così pare:
gare che non partivano, improvvisi rinvii, ritardi, abbandoni clamorosi dell'aula dove si teneva l'apertura delle buste, senza senso, di Arvonio, e sospensioni con successivo annullamento.
Quando alla fine, non hanno saputo più come fare per escludere il vincitore, si sono inventati una rata non pagata a Equitalia per un ricorso, e l'hanno eliminato...!
Vittoria, bravi, ma il buon Fausto, tomo tomo, cacchio cacchio, ha registrato un abboccamento con l'ineffabile assessore alle politiche sociali, Teresa Mele, sempre lei, che gli spiegava l'arcano:
risolvere il problema degli ex parcheggiatori, esclusi dal bando, ma inseribili, evidentemente, diversamente...!
E già, come non considerare che alle prossime elezioni questi signori porterebbero una marea di voti, e che debbano essere convogliati in modo giusto?
Saremmo curiosi di conoscere quale sia stata la linea difensiva dell'assessore con il magistrato che si sta occupando della faccenda, dopo la denuncia, con registrazione, di Sacco.
Certo ora è il Durc (il documento che assevera il pagamento di ogni onere) il problema, una rata contestata a Equitalia che in qualunque momento poteva essere ripianata, è bastata perché si escludesse il vincitore della gara.
E Teresa Mele, quella che non c'entra mai, quella che fa spallucce davanti a un bando che non conosce, è lì a raccomandare gente, proprio come faceva Amedeo Gabrieli.
Meno male che c'è la registrazione che Sacco molto intelligentemente, ha addotto, e a quanto pare, signor assessore, la Procura l'ha apprezzata, altrimenti perché ha voluto sentirla insieme alla Valentino?

Tant'è, questo è lo stato dell'arte in un Comune subissato da trucchi, imbrogli e azioni a danno del cittadino.
Paolo Foti, però, ancora non si rende conto della situazione in cui si trova, e fa il buffone con battute sull'esagerata attenzione della magistratura che gli imputerebbe anche fatti di trenta e più anni fa:
debiti fuori bilancio del 1985, ha detto...!
Non c'è bisogno di altra carne al fuoco, sindaco, con quella che c'é, si potrebbero sfamare camerate di soldati..!
RDM
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