Scrivere di Paolo Foti ormai non vale neanche l'inchiostro, come si diceva una volta, figuriamoci un pensiero.
Questo personaggio pirandelliano che non riesce a liberarsi dai vincoli sociali dell'apparenza, è condannato alla solitudine della propria anima malata e alla derisione beffarda e drammatica dei suoi concittadini.

Deiezione appesa per mancanza di ricevitore, da quindici giorni,
comandante Arvonio!
Povero nell'espressione e ancor più nei suoi contenuti, ogni tanto cerca la strada delle dimissioni per impressionare gli altri ragazzini che gli compongono la maggioranza in Consiglio.
Sempre la stessa cosa, nessuno gli crede più, e la moglie che forse è uno dei suoi mali, continua a scrivere amenità sui social per impaurirci, o farci conoscere chi veramente condizioni il poveretto che condivide il suo tetto.

il Tribunale amministrativo regionale ha annullato il provvedimento, scritto con i piedi, come riportato in sentenza, ad horas...!

E poi, il solito Marotta e ogni abuso che le sottoponiamo, com'é che non destano mai il suo interesse?
A quali orizzonti si rivolge il suo pensiero così alto, che noi non riusciamo a condividere?
La cosa più turpe sta nel fatto che questo sindaco è capace di circondarsi sempre di gente incapace o labile in dignità come lui, gli riconosciamo questa sua abilità, come i tre moschettieri del Teatro, che ha mandato via.
Ah, Iandiorio no, questa signora è ancora più forte della destabilizzazione del pensiero di Foti, lei aspetta lì senza tema, e che importa se non potrà mai operare o che ci saranno strascichi legali, l'importante, diceva uno, è che m'aggio fatto, l'incarico...!
RDM
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