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Amedeo Gabrieli, direttore Acs |
Sarà l'estate, il bel tempo, la ricerca di un pò di fresco, che ci spinge ogni mattina a godere delle prime ore, forse le più idonee al funzionamento neuronale, dopo aver trascorso la notte a confrontarci con i nostri pensieri.
E i dibattiti non mancano;
giornali, mal scritti e stampati peggio, ci raccontano, con il proprio punto di vista, quelle scarse amenità che la città offre.
E sono sempre uguali a se stesse, e mai migliori: Acs, Gesualdo, Foti e i suoi bilanci...
Chi si interessa del quotidiano che vede problemi enormi per tanti che non ce la fanno, dei disperati degli alloggi o degli abusi che nessuno rileva?
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Il Casino del Principe |
Un giornalista incazzato, stamane, ci spiegava che la povera Matetich, il consigliere comunale che gestisce con il marito Il Casino del Principe, non avrebbe colpe: il cognato Amedeo Gabrieli, le aveva comunicato il numero della carta di credito Acs, per pagare la sua assicurazione, che lei immaginava fosse del cognato..!
Povera...!
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Un menu del Casino del Principe (si chiama così) |
A parte il fatto che l'assicurazione si paga presentando la carta o il denaro contante allo sportello, ma se pure, vorremmo ricordare al simpatico amico informatissimo, che quando il marito della Matetich, fratello della moglie di Gabrieli, ha pagato l'albergo fuori Avellino o l'ha usata per spesucce varie, presentava la carta fisica, non certo il solo numero.
Insomma, per concludere, il problema di questa città per idioti, sta nel potere;
quello che signori ultraottantenni dell'Alta Irpinia hanno imbastardito, invadendo ambienti immacolati come il Tribunale o gli enti pubblici.
Intoccabili ...!
Questa la dimensione mentale che li ha spinti a osare sempre più: un'amministrazione a disposizione come si evince dalle intercettazioni, e un sindaco compiacente che si beava di se stesso.
www.orsettodigimmi.blogspot.it
Liviuccio Petitto acconsentiva al telefono alle richieste di un Gabrieli sempre più arrogante e sicuro di sè.
Spavaldo, con il mezzo sigaro fra i denti che gli dava quel coraggio mai avuto, e il sindaco Paolo Foti che gli confermava la fiducia: cresceva nelle sue miserie.
Tutti colpevoli, e il mandante è quello che prende più anni di carcere secondo le valutazioni di diritto penale: qui qualcuno pensa di essersela scappottata, ma se si stabilirà che il mandante è proprio il sindaco, bè, ne vedremo delle belle.
Il film è appena cominciato, e tra bilanci falsi che i tecnici vorrebbero declassare a incompleti, truffe inganni e ladrocini, forse non ci sarà bisogno delle dimissioni per mandare a casa questo signore onesto tre volte, tutto d'un pezzo, dalla schiena dritta... inutile, diciamo noi, anzi dannoso.
RDM
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