
Avellino è ai vertici nazionali per suicidi, ma a quanto pare, la cosa viene metabolizzata come fattore divino o malattia endemica dalla quale nessuno può sottrarsi o sottrarre.
Chi, in questa amministrazione farlocca, si è mai alzato la mattina pensando agli umili, ai meno abbienti o ai disperati che ogni giorno si trascinano stancamente per le vie della città alla ricerca di un sostegno alla propria quotidianità?

E le giornate scorrono senza luce per tanti che non possono sopportare la sconfitta di un'esistenza sfortunata, e nient'altro, mentre chi dovrebbe aiutare attraverso i mezzi istituzionali, fa orecchio da mercante.

E allora il nostro pensiero va al sindaco che è in difficoltà per un improvviso intervento al cuore, ai tanti avellinesi che fanno spallucce davanti alle tragedie che azzannano e dilaniano solo gli altri;
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ai perduti di cuore che si nascondono dietro alle associazioni caritatevoli che coprono interessi e tornaconti, a tutti quelli che dovrebbero o potrebbero fare per gli altri, ai tanti che attendono una luce che li distragga da un quotidiano difficile e spietato che non prescinde comunque, da una mano Superiore che li sostiene.
RDM
Non drogatevi...mbriacativi, tanto e na morte aiti morì!?!
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