Avellino prigioniera dei suoi spudorati amministratori...
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Livio Petitto |
Petitto, Festa, Ambrosone, tutte figurine ripetute che continuano ostinatamente a vivere il consiglio comunale da anni, ma con il caso Acs si ritrovano sbigottiti.
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Gianluca Festa |
Amedeo Gabrieli, vorrei ricordare agli smemorati di Avellino, esiste all'Acs da otto anni, e loro l'hanno condiviso consentendogli di restare a quel posto che non meritava prima, durante e dopo, nonostante i risultati da subito, anche senza conoscere la truffa.
L'amica di Gabrieli, Giugliano, per esempio, moglie di un ex parcheggiatore che poi è stato assunto in un'azienda al nord (?), da operaia mantiene la figlia agli studi a Londra, mentre in ultimo c'è stata la malversazione con il presidente della Casa sulla Roccia al quale è arrivato un appalto dall'Acs (?), nonostante non avesse un'impresa idonea, purché assumesse l'altro figlio di questa signora.
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Enza Ambrosone |
Dov'erano questi consiglieri che si sentono tanto bravi da proporsi continuamente all'elettorato?
Hanno permesso a Paolo Foti, sempre lui, di elargire somme di almeno cinque zeri continuativamente senza un minimo di pudore: le partecipate si creano per fare economia o almeno per far risparmiare l'ente pubblico .
Non è mai successo niente di tutto ciò, anzi il signor Gabrieli era un pozzo senza fondo, e faceva bene dal suo punto di vista, dato che lo accontentavano comunque.
Delle due l'una: o sono complici o idioti, in entrambi i casi, inidonei al ruolo.
RDM
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