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lunedì 5 gennaio 2015

Avellino: l'illegalità diffusa è propedeutica alla violenza...




Ritrovarsi in una città allo sbando è ormai argomento superato.

Il sindaco Foti si preoccupa di stigmatizzare (7+…) un parcheggio di pochi secondi sulle strisce, ma si dà malato quando Avellino viene bloccata dalla neve, o “dimentica” di mettere in sicurezza siti pericolosi per il territorio, beccandosi, fra l’altro, ben tre avvisi di garanzia…!

Intanto le nostre denunce sulla spartizione del capoluogo da parte di artigiani, commercianti o semplici cittadini, non smuove la coscienza (?) delle Istituzioni: “donare” l’usucapione di marciapiede e  aree urbane ha creato nel tempo una consuetudine malata che mette in difficoltà chi invece, rispetta la legge.

Il Procuratore Cantelmo crediamo, abbia già tante rogne da far grattare, ma ci mettiamo in fila attendendo il turno, perché si prendano provvedimenti affinché, chi di dovere, voglia intervenire spiegando una volta per tutte agli incivili, che la Cosa se è pubblica, significa di tutti e non del più veloce a fare il furbo.

Il caso di ieri che ha visto protagonisti involontari i coniugi picchiati perché avevano parcheggiato davanti ad una discesa che non aveva il passo carraio, è simile a quegli automobilisti che vengono minacciati da Palmariello, il meccanico di campetto Santa Rita, se dovessero azzardarsi a lasciare l’auto nell’area da lui requisita.

Ugualmente capiterebbe a chi volesse parcheggiare davanti all’elettrauto Iannaccone negli spazi delimitati dalle  strisce blu, o a quelle mamme che tentassero di transitare con il passeggino sul marciapiede antistante l’officina, costantemente occupato dalle auto in riparazione.

E ancora, merce esposta, ambulanti che vendono articoli falsi in aree autorizzate dal Comune: questa illegalità diffusa causa violenza nell’animo che spesso sfocia in quella  fisica.

Meravigliarsi nel leggere che i due coniugi sono stati picchiati perché hanno invaso il territorio di un energumeno, è una forma ipocrita di fare nascondino caro sindaco Foti.

Sapere che si sono accoltellati perché qualcuno aveva parcheggiato davanti ad un condominio, che aveva esposto un cartello illegittimo che indicava  “proprietà privata”, senza averlo fatto mai rimuovere insieme al pagamento di una multa salata, è una colpevole mancanza dell’amministrazione, che dovrebbe rispondere dell’omissione di atto d'ufficio.

Il pesce puzza dalla testa, si dice dalle mie parti, caro Paolo Foti, e tu sei il responsabile dell’invivibilità di questo paesotto, per cui non ti soffermare sulle tue banali priorità (ricordiamo sempre l’ordinanza sul pallone), e se non ce la fai, cambia i tuoi “consigliori”…!

RDM



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