Ritrovarsi in una città
allo sbando è ormai argomento superato.
Il sindaco Foti si
preoccupa di stigmatizzare (7+…) un parcheggio di pochi secondi sulle strisce,
ma si dà malato quando Avellino viene bloccata dalla neve, o “dimentica” di
mettere in sicurezza siti pericolosi per il territorio, beccandosi, fra
l’altro, ben tre avvisi di garanzia…!
Intanto le nostre
denunce sulla spartizione del capoluogo da parte di artigiani, commercianti o
semplici cittadini, non smuove la coscienza (?) delle Istituzioni: “donare”
l’usucapione di marciapiede e aree
urbane ha creato nel tempo una consuetudine malata che mette in difficoltà chi
invece, rispetta la legge.
Il Procuratore Cantelmo
crediamo, abbia già tante rogne da far grattare, ma ci mettiamo in fila
attendendo il turno, perché si prendano provvedimenti affinché, chi di dovere,
voglia intervenire spiegando una volta per tutte agli incivili, che la Cosa se
è pubblica, significa di tutti e non del più veloce a fare il furbo.
Il caso di ieri che ha
visto protagonisti involontari i coniugi picchiati perché avevano parcheggiato
davanti ad una discesa che non aveva il passo carraio, è simile a quegli
automobilisti che vengono minacciati da Palmariello, il meccanico di campetto
Santa Rita, se dovessero azzardarsi a lasciare l’auto nell’area da lui
requisita.
Ugualmente capiterebbe
a chi volesse parcheggiare davanti all’elettrauto Iannaccone negli spazi
delimitati dalle strisce blu, o a quelle
mamme che tentassero di transitare con il passeggino sul marciapiede antistante
l’officina, costantemente occupato dalle auto in riparazione.
E ancora, merce
esposta, ambulanti che vendono articoli falsi in aree autorizzate dal Comune:
questa illegalità diffusa causa violenza nell’animo che spesso sfocia in quella
fisica.
Meravigliarsi nel
leggere che i due coniugi sono stati picchiati perché hanno invaso il
territorio di un energumeno, è una forma ipocrita di fare nascondino caro
sindaco Foti.
Sapere che si sono
accoltellati perché qualcuno aveva parcheggiato davanti ad un condominio, che
aveva esposto un cartello illegittimo che indicava “proprietà privata”, senza averlo fatto mai
rimuovere insieme al pagamento di una multa salata, è una colpevole mancanza dell’amministrazione,
che dovrebbe rispondere dell’omissione di atto d'ufficio.
Il pesce puzza dalla
testa, si dice dalle mie parti, caro Paolo Foti, e tu sei il responsabile dell’invivibilità
di questo paesotto, per cui non ti soffermare sulle tue banali priorità
(ricordiamo sempre l’ordinanza sul pallone), e se non ce la fai, cambia i tuoi “consigliori”…!
RDM
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