Avellino: un rigurgito d'orgoglio, ha svegliato la dignità da tempo sopita, degli Irpini...

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Paolo Foti ha perso, Domenico Gambacorta, l'ex sindaco di Ariano Irpino ed ex vice presidente della Provincia di Cosimo Sibilia, è il nuovo Presidente della Provincia di Avellino.

Contro tutti i pronostici, quando ormai eravamo tristemente rasseganti all'ennesima vergogna di questa provincia, ecco che improvvisamente, accade questo: l'inesistente sindaco del Capoluogo, non pago delle critiche quotidiane circa il suo "non" operato cittadino, si è confrontato in una sfida che lo vedeva ancora vincente, alla faccia del buon gusto e del buon senso.

L'ennesima azione di forza del Pd irpino (De Luca e Mancino), volgare ed arrogante, è miseramente franata: non sarà possibile a Paolo nostro, premiare i vari attendenti e consiglieri che prendono il caffè con lui al Corso.

Non ci saranno riesumazioni: i mammasantissima che hanno tessuto il disegno di sindaco prima e presidente dell'Ente Provincia poi, hanno avuto lo sfratto, non potranno occupare le stanze dell'Ente in "palio", hanno teso troppo la corda, ignorando segnali e denunce, e quindi se la sono presa lì.

Ci siamo rotti, come ho più volte scritto, pur senza sperare in un ribaltamento così netto.

L'intervento a gamba tesa del sindaco di Nusco, quello che premia i suoi vice (Petracca) con i soldi dei cittadini, improvvisamente pro Foti, dopo averlo combattuto da destra, questa volta ha fatto flop.

Sarà stata l'età, ma la sua proverbiale bravura nel preparare le vittorie elettorali, solo quelle, altro che chiacchere sul presunto statista, di cui  amano  riempirsi la bocca esseri insulsi che gli fanno da servo da quand'erano ragazzi, è venuta meno: pensava ad un Sibilia perdente, ed ecco la sterzata dall'altra parte.

Ma bravo, neanche alla sua veneranda età riesce ad essere coerente, o almeno dignitoso: il Pd che lo ha estromesso a calci, che lui ha odiato fino ad oggi, ed ha imposto d'odiare anche ai sui servetti sciocchi, è ridiventato utile.

Questa è la politica risponderanno gli ignoranti ed opportunisti, senza pensare per un attimo ad informarsi aprendo quel librone che spiega i termini italiani, detto vocabolario: si trova nelle librerie o se fortunati, a casa di qualche amico meno

idiota.

RDM